Suggerimenti utili per utilizzare al meglio il sistema ECVET in un progetto Erasmus+

Partecipare ad un’azione di mobilità significa ampliare le proprie opportunità di inserimento e di crescita all’interno di un mercato del lavoro europeo sempre più esigente e competitivo. Molto spesso,...

Partecipare ad un’azione di mobilità significa ampliare le proprie opportunità di inserimento e di crescita all’interno di un mercato del lavoro europeo sempre più esigente e competitivo. Molto spesso, però, l’assenza di disposizioni in grado di consentire il trasferimento, la validazione e il riconoscimento dei risultati dell’apprendimento acquisiti all’estero ha portato migliaia di studenti e lavoratori a scontrarsi con una burocrazia troppo spesso farraginosa e invalicabile.

Per rispondere a quest’esigenza e consentire ai cittadini di ottenere il riconoscimento dei titoli acquisiti all’estero, a seguito di un periodo di studio e formazione, l’Unione Europea ha provveduto ad armonizzare i diversi sistemi formativi nazionali, e di qualifica professionale, attraverso la costruzione del sistema ECVET.

Acronimo di “European Credit system for Vocational Education and Training”, ossia “Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale”, ECVET mira a sostenere i cittadini e gli studenti europei che vogliono formarsi in mobilità, capitalizzando le competenze apprese nell’ambito dei contesti formali e non formali di apprendimento durante tutto l’arco della vita e riconoscendo conoscenze e abilità finalizzate al conseguimento delle qualifiche professionali.

Partendo da un approccio comune basato sui Learning Outcomes, il sistema ECVET intende favorire il riconoscimento dei risultati dell’apprendimento conseguiti durante periodi di mobilità all’estero e non solo, rafforzando il valore e la spendibilità di esperienze di formazione e lavoro e rendendo la mobilità parte integrante dei percorsi di apprendimento.

Il percorso individuato dal sistema ECVET prevede infatti la scomposizione delle qualifiche in unità di risultati dell’apprendimento alle quali viene assegnato un punteggio in termini di crediti, facilitandone così l’accumulo e il trasferimento da un sistema di certificazione all’altro.

ECVET rappresenta quindi un elemento fondamentale da considerare nell’ambito delle attività di europrogettazione per la scuola poiché mira a mettere in evidenza ciò che i beneficiari dell’azione di mobilità hanno davvero appreso durante il loro soggiorno.

Come utilizzare correttamente il sistema ECVET? Ecco a voi alcuni suggerimenti!

Nella fase di progettazione occorre:

  • delineare i Learning Outcomes, ossia i “Risultati di apprendimento”, definendo quali conoscenze, abilità e competenze lo studente deve acquisire al termine del progetto di mobilità.

Si parla quindi di:

  • «conoscenze»: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento;
  • «abilità»: capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi;
  • «competenze»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Nella fase di pre-mobilità definire, in accordo con l’hosting partner dello stage all’estero, l’attività di tirocinio più adatta al percorso formativo del singolo studente.

Due sono nello specifico i documenti da predisporre in questa fase:

  • Memorandum of Understanding, ossia il “Memorandum di Intesa”, che sancisce il rapporto di cooperazione tra l’ente di invio e l’hosting partner. Esso mira a stabilire un rapporto di fiducia reciproca tra i partner. In tale documento, le organizzazioni partner si impegnano ad accettare reciprocamente le procedure per l’assicurazione della qualità, per la valutazione, la convalida e il riconoscimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze necessarie alla convalida del credito.
  • Learning Agreement, cioè Accordo di apprendimento, è il documento che intende predisporre lo scambio in modo trasparente ed efficiente per far sì che lo studente interessato dall’azione di mobilità ottenga il riconoscimento delle attività svolte all’estero.

L’accordo, che definisce il programma di studi o il tirocinio da seguire, deve essere approvato dallo studente e dall’istituto, organizzazione o ente di provenienza e di destinazione prima dello scambio.

Esso include, inoltre, tutte le conoscenze che lo studente dovrebbe acquisire durante il soggiorno all’estero.

Durante l’azione di mobilità internazionale, il percorso di tirocinio di ogni singolo studente dovrà essere monitorato costantemente attraverso la redazione di un Diario di bordo, un documento prezioso che implica, da parte del ragazzo, una profonda riflessione sul sé e sull’esperienza interculturale di cui è protagonista, e di un Documento di monitoraggio intermedio che riporta gradualmente i progressi raggiunti durante le attività di stage.

Al termine della mobilità, per far sì che l’esperienza venga riconosciuta secondo il sistema ECVET, è necessario predisporre:

  • Skills portfolio, documento in cui vengono riconosciute le competenze definite inizialmente nei Learning Outcomes, che dovranno essere successivamente certificate dall’ente di invio seguendo le indicazioni stabilite dalle Scuole.
  • Company Handbook, redatto dal tutor dell’azienda estera che ha ospitato lo studente.

ECVET è sicuramente uno strumennto che facilita il riconoscimento delle competenze acquisite all’estero, motivo in più per impegnarsi nella realizzazione di progetti di mobilità in grado di consentire ai ragazzi lo sviluppo di conoscenze e di abilità valide per un corretto sviluppo professionale e personale.

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Laureata all’IUO in Scienze Politiche – Relazioni Internazionali, ha una grande passione per i viaggi, la conoscenza di nuove culture e “way of life”, lettura di romanzi, narrative, saggi. Ama stare con i suoi amici, con la sua famiglia e soprattutto con le sue splendide figlie. Nella sezione “Skills, Training and Projects” si occupa di progettazione europea e consigli per accrescere le competenze per una scuola competitiva e innovativa.
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