Il nuovo anno è ormai iniziato e con esso si sta avvicinando una scadenza importante. Al 5 febbraio è stato infatti fissato il termine per la presentazione delle proposte di mobilità individuale KA1 per il 2020, ultimo anno dell’attuale programmazione Erasmus+ per il settennato 2014-2020.
Anche quest’anno Erasmus+, programma finalizzato a rafforzare la crescita, l’occupazione, l’equità e l’inclusione sociale all’interno dell’Unione Europea, si conferma strumento chiave per sostenere i Paesi aderenti nella promozione di attività idonee a promuovere l’uso efficiente del talento e del capitale sociale dell’Europa in una prospettiva di apprendimento permanente, mettendo in relazione il sostegno all’apprendimento formale, non formale e informale nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù.
Offrire ai propri studenti una formazione di respiro europeo, in grado di favorire lo sviluppo di competenze specifiche e trasversali da spendere in un mercato del lavoro sempre più competitivo, è l’obiettivo principale di un sistema scolastico moderno e internazionale.
Per aiutare gli istituti scolastici a presentare la propria candidatura ai diversi progetti previsti nell’ambito di Erasmus+, è stata predisposta la compilazione di un Formulario, ossia di un dispositivo tecnico utile a guidare le scuole nella descrizione dettagliata delle strategie da mettere in pratica.
Spesso considerato di difficile compilazione, il Formulario è in realtà uno strumento fondamentale messo a disposizione dal settore dell’europrogettazione per la scuola per tutti quei docenti intenzionati a realizzare azioni di mobilità di qualità.
In vista della prossima scadenza, ecco 9 consigli utili per padroneggiare e compilare correttamente il Formulario Erasmus+ KA1 VET:
1) Delineare dettagliatamente il contesto: è necessario indicare il tipo di azione, il settore, le priorità e la lingua di compilazione del formulario.
2) Riportare informazioni circa le organizzazioni partecipanti, descrivendo le caratteristiche del soggetto promotore (o dei membri del consorzio) e dando indicazioni sugli enti ospitanti.
3) Descrivere il Piano di Sviluppo Europeo, delineando la visione strategica degli obiettivi che ogni organizzazione scolastica si deve dare per la modernizzazione, l’internazionalizzazione e lo sviluppo della dimensione europea riguardante i protagonisti del settore scolastico: studenti, docenti, staff e personale ATA. Inoltre, è opportuno far riferimento agli obiettivi del progetto e ai risultati che si vogliono raggiungere.
4) Definire in che modo il progetto sarà gestito, fornendo un piano chiaro e dettagliato del ruolo di ciascun partner e delle attività che assicurano una buona qualità al progetto.
5) Elencare tutte le attività di formazione e di insegnamento previste, fornendo informazioni specifiche circa il valore aggiunto apportato ai progetti.
6) Descrivere in modo dettagliato il profilo dei partecipanti, spiegandone il ruolo specifico all’interno delle singole attività di mobilità previste dal progetto.
7) Individuare le azioni del Follow-up, descrivendo gli impatti attesi del progetto sui partecipanti, sulle azioni partner, sui target group e sugli stakeholders coinvolti, nonché il riscontro atteso a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale. È opportuno inoltre far riferimento al tipo di valutazione utilizzata nel progetto e al modo in cui i risultati continueranno a produrre effetti anche a conclusione del progetto.
8) Compilare il Budget, riportando le voci di spesa legate alle attività previste nel progetto.
9) Redigere un sommario del progetto, delineando il contesto, gli obiettivi, il numero e il profilo dei partecipanti, la descrizione delle attività pianificate e riportando una breve descrizione dei risultati attesi e dei potenziali benefici a lungo termine.
Il nostro invito ai docenti è quello di avere sempre in mente quali sono gli obiettivi che si intendono raggiungere, per far sì che la propria scuola diventi realmente spazio di apprendimento a dimensione europea.