Pianificare il futuro, darsi degli obiettivi, fissare i traguardi da raggiungere. Per i giovani di oggi non è facile, gli ostacoli sono molti, le occasioni rarefatte. Una strada decisamente percorribile per verificare sul campo le proprie aspirazioni è svolgere un’esperienza di tirocinio all’estero. L’esperienza senz’altro positiva dello scorso anno a Malaga ha consentito a Enza Leone e a Simone Larocca, due ex studenti dell’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Giovanni Giorgi” di Potenza, di cominciare a costruire certezze.
“Il progetto Demetra, Servizi Innovativi per la Prima Infanzia finanziato nell’ambito del programma Erasmus+ – racconta Enza Leone – mi ha trasmesso oltre che a valide conoscenze e competenze anche la passione per seguire le mie ambizioni. Ritengo che la scuola, e in generale tutto il sistema della formazione, debba rappresentare il luogo che aiuta lo studente a fare emergere le proprie inclinazioni, debba essere lo spazio dove scoprire e provare a risolvere problemi, dove sbagliare e imparare a rialzarsi.”
Enza, grazie ai suoi voti, è rientrata tra le prime nella graduatoria stilata dalla sua scuola e nello scorso mese di novembre insieme ad altri 14 compagni è partita per Malaga dove ha soggiornato per un mese.
“Abbiamo condiviso un residence distante circa 40 minuti dall’asilo nido dove si svolgeva il tirocinio. Uscivo ogni mattina alle 8. Il tempo trascorso con i bimbi è stato fantastico e devo sottolineare che grazie alle maestre riesco a masticare anche un minimo di spagnolo. Il clima è meraviglioso. A novembre le temperature erano come quelle che si registrano da noi in primavera. E poi cominciava a diventar buio di sera sul tardi. E’ stata un’esperienza costruttiva, ho avuto modo di conoscere sia il mondo sociale che quello sanitario. E’ stata una tappa decisiva del mio percorso di studi perché ho capito che sono più portata per la sfera sociale. Sono orientata infatti a continuare gli studi a Bari iscrivendomi alla Facoltà di Scienze del Servizio Sociale. Consiglio a tutti di fare queste esperienze. Basta un pizzico di spirito di adattamento. Mi auguro di riuscire a fare qualche altro Erasmus. Dove? In Germania o in Francia o magari in America.”
Anche per Simone si è trattato di un progetto estremamente formativo.
“I giovani hanno bisogno di queste esperienze. Personalmente mi sono arricchito nel condividere il tempo con gli altri, nell’avere più pazienza, nel superare alcuni ostacoli senza poter contare sui genitori. Ho acquisito un po’ più di maturità. Ho lavorato in una scuola dell’infanzia per 6 ore al giorno e mi sono integrato perfettamente con gli insegnanti della struttura. Ho avuto modo di scoprire luoghi incantevoli e gente straordinaria. Adesso studio per sostenere il test il prossimo 13 settembre per la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria a Matera. Se non dovessi farcela continuerò a seguire un corso per operatore dei servizi socio sanitari a Eboli. In verità ad indirizzarmi verso questa scuola sono stati i miei fratelli più grandi, io avrei scelto l’alberghiero perché mi è sempre piaciuto cucinare. A questo punto meno ci penso e meno mi pento. A onor del vero a Malaga mi sentivo proprio un maestro d’asilo. L’esperienza mi è piaciuta perché mi sono sentito coinvolto”.
L’obiettivo del progetto è proprio quello di orientare i giovani al loro futuro, offrendo loro opportunità di tirocini formativi. L’iniziativa concede concretamente agli studenti la possibilità di acquisire una diretta esperienza di confronto col mondo professionale, grazie a eventi di orientamento e tirocini formativi che consentono un contatto diretto con il mondo del lavoro. L’Erasmus+ costituisce una sfida importante per il futuro del Sistema Paese. Un’opportunità per gli studenti di vivere un’esperienza formativa all’esterto tramite la quale venire in contatto con il mondo aziendale e approfondire, oggi, le competenze e le passioni che li aiuteranno a trovare lavoro domani.
“L’Erasmus+ – concludono Enza e Simone – è un’occasione preziosa attraverso cui i giovani possono mettere scuola e occupazione in parallelo: questo significa vivere la realtà dell’impresa e del lavoro durante lo studio, conoscere in anticipo gli ambienti e gli ambiti dove si potrebbe sviluppare il proprio futuro. Impariamo a capire che quanto studiamo è finalizzato alla nostra realizzazione personale e a immaginare il lavoro che verrà”.