Europrogettazione: come la Scuola può mettere in pratica la strategia Europa 2020 attraverso l’Erasmus+

Europa 2020 è una strategia decennale proposta dalla Commissione Europea nel 2010: l’Unione Europea si è posta ambiziosi obiettivi in materia di occupazione, innovazione, clima ed energia, istruzione e...

Europa 2020 è una strategia decennale proposta dalla Commissione Europea nel 2010: l’Unione Europea si è posta ambiziosi obiettivi in materia di occupazione, innovazione, clima ed energia, istruzione e integrazione sociale, da raggiungere entro il 2020.

Ogni Stato Membro ha adottato per ciascuno di questi settori i propri obiettivi nazionali e sono stati programmati interventi concreti a livello europeo per consolidare la Strategia.

In tema di istruzione e di formazione, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la Scuola ha messo in pratica la strategia Europa 2020 attraverso la partecipazione ai diversi programmi comunitari per cui la conoscenza approfondita degli strumenti dell’Europrogettazione costituisce elemento fondamentale per il perseguimento delle finalità progettuali.

Erasmus+, il programma europeo per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, che nel 2017 ha festeggiato 30 anni di vita, consente un’esperienza concreta di cittadinanza europea, attraverso cui entrare in contatto con nuove culture e differenti abitudini. L’esperienza che ti cambia la vita.

E in questi 30 anni milioni sono stati i giovani che hanno partecipato a un’esperienza di mobilità e scambio, entrando in contatto con i valori fondanti dell’Unione Europea: libertà, democrazia e solidarietà.

Scoprire se stessi quindi, partecipando allo stesso tempo alla costruzione di una società più aperta e tollerante, a dimensione europea.

Erasmus+ si è rivelato, infatti, uno straordinario strumento di apertura, confronto e scambio di conoscenze per tutti i ragazzi animati dal desiderio e dalla curiosità di vivere, studiare e crescere in un altro Paese europeo, per migliorare non solo le proprie competenze tecniche specifiche, ma soprattutto le proprie soft skills, cioè quelle capacità inerenti alla persona stessa, al suo modo di essere e di relazionarsi.

Tanti sono stati gli obiettivi raggiunti negli ultimi anni, ma cosa riserva il futuro al programma di mobilità più longevo d’Europa?

Il 2020 segna, infatti, l’ultimo anno dell’attuale programmazione, e già ci si chiede quali siano i cambiamenti per il futuro.

Nel periodo 2014-2020, l’Erasmus+ ha goduto di un incremento del budget del 40% rispetto alla fase precedente, fornendo per la prima volta finanziamenti non solo a Università, Scuole e Istituti di formazione, ma anche a “partenariati innovativi”, cioè a consorzi e iniziative volte a creare sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro, promuovendo l’innovazione e lo spirito imprenditoriale.

Consapevole dell’importanza della mobilità, il Parlamento Europeo ha recentemente approvato un ulteriore aumento del budget, presentando alcune significative raccomandazioni:

  • per facilitare gli scambi, i Paesi partecipanti al programma Erasmus+ dovrebbero impegnarsi ad assicurare con maggiore facilità il riconoscimento dei crediti ottenuti dagli studenti in mobilità;
  • l’apprendimento permanente, lifelong learning, dovrebbe diventare uno degli elementi cardine del programma Erasmus+, al fine di favorire gli studenti nell’acquisizione di competenze personali e professionali, funzionali a produrre l’incremento dell’occupazione e, più in generale, della crescita economica;
  • la formazione professionale dovrebbe essere ripensata in funzione dell’economia digitale, in base ai recenti sviluppi tecnologici.

Inoltre, il Parlamento Europeo si è pronunciato positivamente circa la possibilità di inserire l’Erasmus+ in un accordo atto a garantire il proseguimento degli accordi di mobilità tra Unione Europea e Regno Unito anche dopo la Brexit.

Ma l’affaire Erasmus per il futuro sta smuovendo anche gli animi della Commissione Europea impegnata a costruire, entro il 2025, uno Spazio Europeo dell’Istruzione che miri a rafforzare la dimensione culturale dell’Unione Europea, favorendo la partecipazione attiva dei giovani alla costruzione di un’Europa più forte.

Ed è per questo che, lo scorso 30 maggio, la Commissione Europea ha varato la sua proposta per il prossimo programma Erasmus, raddoppiando il bilancio per il periodo 2021-2027 al fine di aumentare il numero di beneficiari.

Secondo gli intenti della Commissione, il prossimo programma dovrà continuare a rivolgersi agli Organismi di Istruzione e di Formazione, impegnandosi a promuovere l’inclusione di soggetti con minori opportunità e a favorire le attività in nuovi settori della conoscenza, come green economy, design, ingegneria robotica e intelligenza artificiale.

E per realizzare concretamente questi propositi, la Commissione ha già adottato un pacchetto che comprende:

  • una Comunicazione generale su come “Costruire un’Europa più forte: il ruolo delle politiche per i giovani, l’istruzione e la cultura” ;
  • una “Strategia per la gioventù” che riflette l’importanza che la Commissione attribuisce agli investimenti sui giovani e sul loro futuro;
  • il riconoscimento reciproco automatico dei diplomi e dei periodi di apprendimento all’estero per facilitare la mobilità in Europa;
  • il miglioramento dell’insegnamento e dell’apprendimento delle linguestraniere;
  • una nuova Agenda per la Cultura per sensibilizzare sul patrimonio condiviso e diversificato dell’Europa, sfruttando il potenziale della cultura per costruire un’Unione più inclusiva e più giusta.

Condivisione, crescita e mobilità quindi, per promuovere l’identità europea attraverso l’esperienza del viaggio. In una sola parola Erasmus+.

Quale sarà la prossima destinazione?

 

Se volete approfondire i tema dell’Europrogettazione e della mobilità transnazionale visitate la pagina Mobilità transnazionale: come scrivere un progetto europeo di successo

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Laureata all’IUO in Scienze Politiche – Relazioni Internazionali, ha una grande passione per i viaggi, la conoscenza di nuove culture e “way of life”, lettura di romanzi, narrative, saggi. Ama stare con i suoi amici, con la sua famiglia e soprattutto con le sue splendide figlie. Nella sezione “Skills, Training and Projects” si occupa di progettazione europea e consigli per accrescere le competenze per una scuola competitiva e innovativa.
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