In una società che si possa definire civile, la figura del docente dovrebbe rivestire un’alta considerazione sociale.
Si può sicuramente affermare che i docenti sono il pilastro e il motore della scuola del futuro. Ci sarebbero e ci sono tante risposte se dovessimo argomentare e spiegare i perché di questa questione così importante e piena di implicazioni sociali e professionali.
I docenti sono il pilastro della scuola prima di tutto perché hanno la grande opportunità di avvicinarsi ai ragazzi, ai loro linguaggi, ai loro modi di comunicare fra di loro e con il mondo esterno, anche naturalmente attraverso i nuovi strumenti che le tecnologie mettono a disposizione al fine di favorirne l’apprendimento (basti pensare a strumenti come la Lavagna interattiva LIM, la stampante 3D, ecc).
I docenti inoltre sono in grado di orientare e guidare gli studenti a scoprire il mondo che li circonda, a conoscere meglio se stessi, a scegliere con consapevolezza e coscienza la propria strada, a partire dal loro percorso scolastico.
Solo così potranno formare non solo studenti, ma individui che siano cittadini consapevoli, capaci di fare scelte autonome, capaci di individuare le proprie attitudini, inclinazioni e competenze per costruire oggi la strada di domani.
In una società in continua evoluzione, in cui siamo costantemente sottoposti a un flusso continuo di contatti, informazioni, dati e in cui i social network costituiscono un ruolo fondamentale nella vita sociale quotidiana di tutti noi ma soprattutto dei giovani, anche la scuola risente di questo scenario sociale che porta, fra le varie conseguenze, all’emergere di fenomeni di individualismo anche molto marcato. E qui i docenti, grazie alla possibilità di stare vicino ai loro studenti senza l’interferenza (o comunque con una ridotta interferenza) di cellulari, tv, videogiochi, ecc, possono inserirsi con la funzione di stabilire rapporti unici e privilegiati con loro, attraverso i quali costruire e poi consolidare il senso di appartenenza a una comunità e conquistare la loro fiducia attraverso il rispetto dell’allievo e dell’unicità di ogni persona.
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia”. [Daniel Pennac]
Tutto questo favorisce e aiuta la crescita umana, individuale e culturale dei ragazzi ed apre la strada alla concezione e alla creazione di una scuola inclusiva, in cui il docente si trova davanti a situazioni di povertà, emarginazione, disagio sociale: quale miglior figura può farsi carico e intervenire in modo efficace, di concerto con gli altri colleghi, con i dirigenti scolastici e con le famiglie stesse, su queste problematiche? Infatti le istituzioni scolastiche, con i loro docenti che sono il motore che manda avanti tutta la scuola, devono contribuire a arginare il fenomeno della dispersione e dell’ abbandono scolastico attraverso azioni e attività che favoriscano la motivazione e l’inclusione sociale, perché nessuno si senta escluso o diverso, nessuno si senta fuori posto.
‘Se la scuola perde i ragazzi difficili non è più scuola: è un ospedale che cura i sani e respinge i malati’ [Don Lorenzo Milani]
Interfacciarsi con la realtà e prepararsi al mondo che ci circonda significa oggi anche allargare i confini mentali e immaginare nuovi orizzonti: questo si può realizzare nella scuola di oggi con tutti i suoi insegnanti attraverso per esempio la partecipazione ai progetti dei bandi PON o ai progetti Erasmus Plus che soprattutto grazie al duro lavoro dei docenti vengono realizzati dalle istituzioni scolastiche, dando la possibilità a tanti studenti di fare brevi ma significative esperienze di lavoro e di tirocinio all’estero. Pensiamo anche ai grandi temi che si affacciano nel nostro presente e che ormai fanno parte del nostro quotidiano, a cui la scuola, e in particolare gli insegnanti che sono il fulcro di ogni comunità scolastica, devono in qualche modo rispondere e trasmettere agli studenti: temi come l’educazione ambientale e l’educazione alla cittadinanza europea, valori come la tolleranza, la multiculturalità, il rispetto della diversità, la non-violenza……sono temi e valori su cui i ragazzi dovranno basare la propria vita e che dovranno portare sempre con loro, perché gli studenti non sono solo il futuro della scuola, ma sono e saranno sempre il futuro della nostra complicata e ‘veloce’ società.
Sicuramente questo approccio mentale e questa prospettiva nuova può nascere, può alimentarsi e può svilupparsi in questi giovani solo grazie al prezioso e fondamentale contributo dei docenti.
“Se i tuoi progetti hanno come obiettivo 1 anno, pianta del riso, 20 anni pianta un albero, un secolo insegna a degli uomini”. [Proverbio cinese]