“L’educazione alla cittadinanza è intesa come un’area disciplinare, che viene promossa nelle scuole per favorire la convivenza armoniosa e lo sviluppo reciprocamente costruttivo delle persone e delle comunità di cui esse fanno parte. Nelle società democratiche, l’educazione alla cittadinanza aiuta gli studenti a diventare cittadini attivi, informati e responsabili, desiderosi e capaci di assumersi responsabilità per loro stessi e le loro comunità a livello locale, regionale, nazionale e internazionale”.
Così viene definita l’Educazione alla cittadinanza globale nel rapporto della rete Eurydice Citizenship Education at School in Europe pubblicato nel 2017, che analizza vari aspetti dell’educazione alla cittadinanza insegnata nelle scuole di livello primario, secondario inferiore e superiore in tutta Europa. Questa definizione, che descrive il concetto e la disciplina dell’Educazione alla cittadinanza globale, è utile e rilevante per comprendere la straordinaria importanza che hanno, in Europa, i sistemi educativi che siano capaci di favorire e migliorare l’insegnamento di tale disciplina, anche attraverso la formazione continua dei docenti che in essi operano e agiscono.
Anche il MIUR, con la legge 107/2015, ha individuato tra gli obiettivi formativi prioritari della scuola “lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture”. Tali competenze sono necessarie ad agire come “cittadini consapevoli e responsabili in una società moderna, connessa e interdipendente”. Si pensi per esempio alle iniziative progettuali realizzate dalle scuole grazie ai bandi PON – Cittadinanza Europea, che si inseriscono nel quadro di azioni finalizzate al potenziamento della Cittadinanza europea degli studenti attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la riflessione intorno all’idea di Europa e di Unione Europea.
Nell’era della globalizzazione e dei continui cambiamenti sociali, politici, economici, il ruolo della scuola e dei suoi insegnanti diventa infatti centrale come luogo/spazio per fornire ai giovani gli strumenti necessari per sviluppare il loro senso critico e diventare cittadini globali consapevoli.
In una società così complessa, in un’epoca in cui si vive fra nuove connessioni e nuovi spazi ma anche fra contraddizioni e diseguaglianze, è sempre necessario rinnovare e ampliare pratiche e conoscenze, soprattutto in ambito educativo: dunque assume una rilevanza strategica fondamentale la formazione dei docenti.
Una delle sfide a cui la scuola e i suoi docenti devono rispondere, con il supporto di attività di formazione e aggiornamento, è quella di disegnare il quadro entro cui si sviluppano le competenze di educazione alla cittadinanza, con l’obiettivo primario di educare gli studenti a una cittadinanza globale, ossia ad un processo di apprendimento attivo che li renda protagonisti della propria crescita, affinché siano in grado di impegnarsi e agire come cittadini attivi e promotori di cambiamenti e affinchè possano inserirsi nella realtà multiforme e globalizzata della società di oggi in modo proficuo e consapevole.
Come dicevamo, l’educazione alla cittadinanza globale è una disciplina che, oltre al tema già noto dell’educazione civica, comprende anche altri temi come l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i principi di una corretta competizione sportiva e i valori del volontariato, le basi dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il rispetto delle regole e il valore della integrazione sociale e culturale. L’educazione alla cittadinanza globale si fonda quindi sul presupposto che le persone oggi vivono e interagiscono nel processo di apprendimento in un contesto globale: in un mondo in costante evoluzione, essa promuove un senso di appartenenza alla comunità globale, un’idea di umanità comune condivisa tra le persone e di conseguenza la necessità, da parte delle scuole e dunque dei docenti, di allargare gli orizzonti educativi.
In quest’ottica l’educazione alla cittadinanza rappresenta anche l’occasione per costruire nelle classi delle comunità di vita e di lavoro che cerchino di dare significati nuovi e concreti alla cittadinanza e di sviluppare capacità e competenze necessarie per promuovere un’idea inclusiva e moderna di cittadinanza consapevole, valorizzare i valori distintivi della cultura europea (democrazia, pari opportunità, diritti civili), cogliere la valorizzazione della diversità intesa come patrimonio culturale e sociale.
In questo contesto si sviluppa l’idea della creazione di una scuola dinamica, flessibile al cambiamento, in continua ricerca e sperimentazione di modelli organizzativi e metodi didattici aderenti ai bisogni dei giovani studenti, in modo da promuovere la cittadinanza attiva, partecipativa, consapevole e solidale come formazione della persona, secondo i principi e i valori della Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. L’educazione alla cittadinanza globale si configura dunque come un insieme di conoscenze trasversali che ha come obiettivo l’acquisizione di una crescente consapevolezza civica integrata con abilità e competenze proprie di discipline diverse e affidata a insegnanti diversi. La formazione e l’aggiornamento dei docenti su questi temi risulta dunque oggi più che mai indispensabile, se pensiamo anche al lavoro svolto dai docenti nell’ambito dei bandi PON nelle diverse azioni e programmi.
Per essere cittadini della società di oggi occorre quindi dotarsi di competenze importanti, radicate nella conoscenza del mondo globale, della comprensione dei meccanismi che ne regolano il funzionamento e delle diverse sfumature della realtà nella quale siamo immersi………temi questi strettamente legati e connessi alla missione e alla prospettiva a cui la scuola di oggi deve tendere e indirizzarsi, anche e soprattutto attraverso il lavoro e la formazione dei suoi docenti.