Formazione docenti: educare all’inclusione per rendere la diversità una risorsa e un valore

Una possibile risposta alle nuove sfide che la scuola si trova ad affrontare al giorno d’oggi, in termini di complessità, di nuove modalità di apprendimento e nuovi metodi didattici,...

Una possibile risposta alle nuove sfide che la scuola si trova ad affrontare al giorno d’oggi, in termini di complessità, di nuove modalità di apprendimento e nuovi metodi didattici, coinvolgendo tanto gli alunni quanto gli insegnanti è costituita dalla realizzazione di una scuola inclusiva. Il concetto di partenza è infatti quello di una scuola che deve arrivare ad una reale inclusione degli studenti, attraverso la creazione di un clima partecipativo e collaborativo che possa esprimere le caratteristiche individuali di tutti, che saranno sempre diverse a seconda di ambiti e contesti. La conformazione delle classi che la scuola di oggi presenta rispecchia la complessità della società in cui viviamo e, rispetto al passato, è mutata nel tempo, diventando più articolata e complessa. Nell’ ambiente scolastico è più che frequente la presenza per esempio di alunni con disabilità; oltre a questi, sono presenti anche studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o con Bisogni Speciali (BES), con situazioni psicosociali e/o familiari problematiche o con comportamenti complessi da gestire, o infine figli di migranti. Una scuola inclusiva è quindi quella che considera la diversità (di interessi, capacità, ritmi e necessità di apprendimento) una risorsa e una ricchezza piuttosto che un limite, che dà importanza alla partecipazione piena di ciascuno alla vita scolastica, che rispetta i bisogni educativi di tutti, che lavora per creare un ambiente in cui gli studenti, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possono essere ugualmente valorizzati e avere uguali opportunità a scuola.

La scuola ha dunque il compito di avviare un percorso per proporsi come scuola inclusiva, che fa del rispetto dei diversi approcci cognitivi e dei diversi livelli di abilità un suo punto di forza: una scuola che cerca in ogni individualità il valore delle specifiche differenze e diversità, quelle di cui ciascuno è portatore e per le quali viene promossa una didattica individualizzata e personalizzata.

Per la scuola perciò è necessario affrontare in modo adeguato e efficace le criticità cui la realtà di oggi ci mette davanti, che possono riguardare studenti con bisogni educativi speciali dell’apprendimento o con problemi che possono essere sociali, linguistici, familiari, promuovendo le potenzialità degli studenti attraverso strategie e approcci collaborativi, in una dimensione sociale dell’apprendimento nella prospettiva della didattica inclusiva in cui le differenze non vengono solo riconosciute e accolte, ma anche stimolate e valorizzate nelle attività quotidiane per crescere e migliorarsi come individui e come gruppo. L’educazione inclusiva ha quindi un ruolo chiave per l’inclusione anche perchè può aiutare e contribuire a superare fattori di esclusione e emarginazione: per esempio sostenere e affrontare situazioni in cui gli studenti provengono da ambienti svantaggiati a livello sociale, economico, linguistico, o situazioni di disabilità fisica.

In questo scenario la scuola e soprattutto gli insegnanti possono sviluppare diverse strategie per adattare le metodologie di apprendimento ai diversi contesti in cui si trovano di volta in volta, che possono riguardare sia una diversa impostazione pedagogica che specifiche modalità di apprendimento e metodi didattici. Dunque appare forte e chiaro come la formazione dei docenti in questo campo sia di una importanza fondamentale, poiché consente non solo di individuare e riconoscere casi e situazioni particolari ma anche di affrontarle nel modo più efficace e coerente, coinvolgendo anche le famiglie e tutto il personale scolastico. Infatti i docenti hanno il difficile compito di gestire, coordinare e organizzare le concrete situazioni all’interno del processo di apprendimento: le nuove competenze da acquisire sono molte, perciò sia la formazione che l’aggiornamento dei docenti offre anche un supporto per le diverse criticità che questi si trovano a fronteggiare durante il loro lavoro quotidiano. Inoltre i docenti sono tra i primi a trovarsi davanti e a osservare le diversità e le problematiche che emergono negli ambienti scolastici; per questo motivo diventa non solo importante ma indispensabile consolidare e accrescere conoscenze e competenze attraverso la partecipazione a attività e iniziative di formazione e aggiornamento in questo settore, al fine di consentire loro di affrontare queste situazioni e di fornire ai loro studenti sostegno e supporto adeguato e efficace.
Attraverso attività di formazione, l’ insegnante potrà acquisire e rafforzare competenze e conoscenze necessarie anche per essere in grado di valutare le strategie da adottare in classe, di organizzare e gestire le diverse situazioni e contesti, di proporre nuove metodologie collettive e collaborative: un compito non facile, ed è per questo che una scuola inclusiva non può prescindere anche dal sostenere formazione e aggiornamento per i propri docenti.

La sfida per la scuola tutta e per gli insegnanti in particolare è dunque quella di trasformare la complessità delle differenze da problema a risorsa capace di creare elementi di qualità nella scuola, in un contesto in cui l’inclusione può essere una spinta verso una maggiore qualità del lavoro quotidiano a scuola per tutti gli studenti, e l’insegnante può essere una vera concreta risorsa per l’inclusione nel rispetto del principio di uguaglianza, pari opportunità e partecipazione attiva di ogni individuo.

“Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”           [A. Einstein]

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Laureata in lettere moderne, con la passione per la cultura classica, i gialli e gli animali. Un paio di anni fa ha ‘adottato’ a distanza un meraviglioso bimbo etiope di 5 anni di nome Emmanuel, a cui pensa tutti i giorni e a cui augura una vita felice e serena. Vive a Potenza, dove passa le sue giornate con la sua famiglia in compagnia di Miss Marple, Jessica Fletcher e tanti cani e gatti.
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