La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande. [Hans Georg Gadamer]
Mai come in questo periodo abbiamo scoperto e sperimentato che è possibile apprezzare la bellezza e il fascino dei nostri beni culturali anche in modo diverso, anche per esempio restando a casa. Ormai sono tanti i siti che consentono tutto questo attraverso mezzi tecnologici e virtuali come il virtual tour, le foto a 360°, ecc., che non necessitano di particolari strumenti: si può fruirne semplicemente tramite una connessione a internet da qualsiasi dispositivo tecnologico (dallo smartphone al tablet). Si va dalla visita virtuale alla Cappella Sistina e al Taj Mahal, alla passeggiata virtuale fra le pietre di Stonehenge e al tour virtuale della piramide di Giza, una delle sette meraviglie del mondo.
Perché la cultura ha un ruolo essenziale per promuovere lo sviluppo di un popolo, in termini non solo di conoscenza e di sapere, di scoperta e di esperienza, ma anche in termini economici e strategici. Infatti nell’ultimo rapporto di Federculture (che è la Federazione delle aziende e degli enti di gestione di cultura, turismo, sport e tempo libero) pubblicato nell’ottobre 2019, si dice che “gli italiani considerano il patrimonio culturale una preziosa risorsa economica e strategica per valorizzare i diversi territori ma anche un elemento di coesione e identità nazionale”; inoltre la produzione culturale e i beni culturali sono considerati un beneficio economico e non un costo, per tutto il territorio.
Dati della Commissione Europea evidenziano inoltre che il settore culturale e creativo è uno dei pochi settori in cui l’occupazione è cresciuta nonostante crisi e difficoltà che pure sono presenti, superando in Italia gli 800.000 occupati. Vi sono dunque diverse figure di tecnici, esperti, professionisti della cultura, che operano quotidianamente per il bene del patrimonio culturale di tutta Europa, con ambiti di conoscenza e competenza differenziati e specifici.
Una efficace e lungimirante gestione, valorizzazione e promozione dei beni culturali infatti non può prescindere da precise e efficaci strategie di marketing e comunicazione dell’intero patrimonio culturale, che sono le principali aree di competenza fondamentali per qualsiasi attività che rientri in questo ambito: gestire i beni culturali, organizzare eventi, promuovere soggetti che erogano e diffondono la cultura in generale e la conoscenza dei patrimoni culturali. Questo è un settore variegato e complesso ma dalle enormi e infinite opportunità di diffusione e sviluppo, perciò necessita di una attenzione particolare specifica e quindi di una formazione che possa metterne in luce le peculiari caratteristiche e i tratti distintivi, la particolare valenza nella società attuale, in uno scenario economico e sociale ormai non solo nazionale e internazionale ma mondiale.
E’ quindi imprescindibile individuare, sviluppare, rafforzare quelle che sono le principali conoscenze teoriche, abilità operative e competenze specifiche necessarie per un’adeguata formazione dei professionisti del settore culturale.
Per scendere un po’ nel dettaglio, possiamo considerare che i principali ambiti di conoscenza/competenza/capacità per il marketing e la comunicazione per i beni culturali sono:
- Marketing dei beni culturali: analisi,definizione degli obiettivi e pianificazione delle attività; definizione, attuazione, monitoraggio e valutazione di piani di marketing
- Elementi di statistica, sociologia, antropologia
- Management dei beni culturali: gestione economica dell’impresa culturale, elementi legislativi, museografia e sue applicazioni, museologia e didattica dell’arte, fundraising e sponsoring per la cultura
- Comunicazione per il sistema cultura: linguaggi e strumenti informaticiper il settore culturale e artistico, creazione e definizione di adeguate strategie e azioni comunicative promozionali e pubblicitarie, tecniche di grafica pubblicitaria e comunicazione multimediale
- Politiche culturali e normativa di settore
- Analisi di contesto: analisi del mercato, fondi disponibili, situazione attuale, criticità e debolezze, punti di forza e opportunità, attraverso anche l’individuazione dei bisogni e delle aspettative dei fruitori
- Organizzazione (fasi e metodi), pianificazione temporale, promozione e realizzazione di eventi culturali.
Il settore culturale nelle sue varie e articolate forme e declinazioni oggi deve necessariamente misurarsi con le continue sfide imposte da un contesto sociale, economico e tecnologico in continua trasformazione ed evoluzione. Ma la ricchezza e la bellezza di questo immenso patrimonio materiale e immateriale, i suoi riflessi e le sue tracce, le sue radici e le sue storie, diventano sempre di più per tutti noi un capitale non solo fatto di espressioni culturali ma anche sociali e civiche, simboli di una identità di popoli e di persone, che ne devono essere attente e grate custodi.