Tra elfi dispettosi, storiche biblioteche, ponti magici e scogliere mozzafiato, alla fine di una lunga e appagante giornata irlandese, avrete voglia di rifugiarvi in un pub (qui potete leggere il nostro articolo sul tema) per gustarvi un boccale della birra irlandese per antonomasia, la Guinness.
Nera e amarognola, la sua schiuma densa ricorda quella di un cappuccino per cui una stout spillata correttamente dovrebbe conservare la schiuma fino all’ultima sorsata. Inoltre, se il ragazzo dietro al bancone la farà riposare 2 minuti prima di consegnarvela, sarete certi di bere la Guinness perfetta: corposa, scura e non eccessivamente alcolica (4.2%); dopo la terza pinta vi trasformerà in un brillante – ma non brillo – conversatore. “You can eat it with a fork” direte al vostro compagno/confessore di una sera e organizzerete una visita alla St. James Gate Brewery, la mitica fabbrica dove si produce la celebre birra, neanche a dirlo, uno dei luoghi più visitati d’Irlanda.
Fondata nel 1759 da Arthur Guinness, questa celebre factory si estende su ben 26 ettari di terreno e dà lavoro a oltre 3.000 persone.
L’edificio, all’epoca era abbandonato e fu affittato ad Arthur alla simbolica cifra di 45 sterline all’anno per un contratto della durata di ben 9000 anni.
Da quella celebre data sono passati 260 anni durante i quali l’edificio è cresciuto fino a diventare il birrificio più grande del mondo. Roba da…Guinness!
“Come il celebre libro del Guinness dei Primati” penserai durante la visita di uno dei 7 piani dell’edificio situato al numero 8 di St James’ Gate.
Ottima intuizione: il nome del libro, infatti, deriva appunto dalle birrerie Guinness di sir Hugh Beaver (amministratore delegato delle birrerie Guinness di Dublino), il quale ebbe l’idea di raccogliere in un libro ogni possibile tipo di primato.
L’idea nacque durante una battuta di caccia del 4 Maggio 1951: sir Hugh osservò come alcuni pivieri dorati, fossero riusciti a fuggire grazie alla loro velocità. E chissà, forse corroborato da una buona pinta di Guinness, iniziò una discussione sul piviere: era o meno l’uccello più veloce d’Europa?
Pensò che questo tipo di discussione potesse essere molto frequente e interessante e da questa intuizione ebbe l’idea di creare un libro nel quale raccogliere ogni tipo di record: Il libro fu pubblicato il 27 agosto 1955 e da allora è diventato il terzo libro più venduto al mondo, dopo il Corano e la Bibbia.
Da molti anni il libro e l’industria non sono più associati, tuttavia si è deciso di conservare il celebre nome per mantenere la continuità con il passato; per la è una maniera semplice e gratuita di farsi pubblicità.
Tornando alla birra, dopo aver visitato il birrificio, puntate la sveglia alle 17.59 (la Guinness fu fondata nel 1759) e all’ora stabilita sollevate un bel boccale di Guinness: non sarete soli poiché in ogni pub dell’isola qualcuno brinderà alla salute di Arthur Guinness.
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