In questi giorni, il 2 e il 3 dicembre, si sta tenendo a Varsavia il “IV Forum dell’Educazione Professionale – Europass ed Euroguidance“.
In vista della Presidenza polacca del Consiglio dell’UE, l’evento rappresenta un’importante occasione per riflettere sul tema della digitalizzazione come sfida per l’istruzione professionale.
Il Presidente di ETN, Luciano Marino, è stato uno dei relatori dell’evento e ha tenuto un intervento in cui ha illustrato le enormi potenzialità dell’AI generativa e ha presentato gli innovativi Smart Lab.
Capiamo meglio di cosa si tratta …
1. Cosa sono gli Smart Lab e quale è il loro obiettivo principale?
Gli Smart Lab rappresentano una innovazione significativa nel contesto della mobilità internazionale degli studenti. In un momento rivoluzionario di innovazione tecnologica abbiamo pensato che dovevamo cogliere l’occasione per creare una esperienza di apprendimento significativo durante la mobilità che rompesse con gli schemi tradizionali. Abbiamo perciò creato dei laboratori smart, gli smart lab appunto che sono delle esperienze di apprendimento in linea con le innovazioni e le trasformazioni in atto, e attraverso i quali gli studenti potessero apprendere strumenti No Code, come ad esempio Airtable, piattaforme no code come Softr o Bubble, l’AI generativa, la programmazione Pyton ed il Machine Learning, l’approccio lean per la creazione di start up, oppure potessero conoscere strumenti non code per la comparazione e l’analisi del DNA come la piattaforma Galaxy, oppure potessero familiarizzare con scenari economici attraverso dei business game strutturati. In questo contesto gli studenti procedono secondo uno schema che prevede un progetto iniziale, delle task da svolgere e un output finale, il tutto includendo degli elementi di gamification per rendere tutto più coinvolgente ed interessante. L’obiettivo è quello di proiettare gli studenti in maniera consapevole nel cuore dell’innovazione in atto, familiarizzando con le tecnologie e le metodologie che adesso stanno cambiando il mondo.
2. Quali competenze specifiche possono acquisire gli studenti attraverso gli Smart Lab?
Gli studenti acquisiscono competenze tecniche relative alle tecnologie adesso più avanzate e le competenze trasversali che derivano dallo svolgimento delle task assegnate, dal lavoro in team, dalla soluzione di problemi complessi, dalla creazione di output diversi quali video, narrazioni, podcast, blog, grafici, immagini e così via.
3. In che modo gli Smart Lab utilizzano la tecnologia no-code per l’apprendimento?
Le tecnologie No Code rendono possibile la trasformazione immediata di una idea anche complessa in un output funzionante, questo senza bisogno di scrivere codice. Nella creazione di app complesse questo fa si che il focus si sposti sulle funzionalità e sull’esperienza utente e ciò incoraggia i ragazzi ad esplorare delle soluzioni innovative e a testare in poco tempo soluzioni diverse. Questo processo diventa perciò stimolante e creativo ed insegna loro ad approcciare lo stesso problema da angolazioni diverse. Inoltra insegna loro a ragionare in maniera sequenziale senza perdere però l’approccio olistico al problema stesso.
4. Quali sono i settori tematici affrontati dagli Smart Lab?
I settori sono vari: Dal Macchine Learning alla Genomica e Bioinformatica, dalla Logistica al processo di creazione di start up, dal machine learning alla gestione di impresa, dallo sviluppo di applicazioni web con strumento no code, all’implementazione creativa e trasversale dall’AI generativa. Il catalogo degli Smart Lab è vasto e variegato ed è in costante aggiornamento. Seguiamo con i nostri lab l’innovazione tecnologica e creiamo nuovi lab per offrire sempre esperienze in linea con le straordinarie trasformazioni e innovazioni in atto.
5. Come gli Smart Lab preparano gli studenti alle sfide del futuro?
Semplicemente dandogli un assaggio di futuro. fornendo loro la capacità di diventare smart, coltivando cioè l’attitudine all’innovazione continua, all’esplorazione di nuove possibilità, fornendo loro gli strumenti per creare e per testare immediatamente. Tutto ciò al fine di sviluppare un mindset e quindi una attitudine all’innovazione, all’esplorazione di soluzioni nuove e alternative, all’apprendimento continuo e smart.
6. Puoi descrivere un esempio pratico di attività svolta durante uno Smart Lab?
Durante uno Smart Lab, gli studenti vengono divisi in piccoli team, spesso di nazionalità diverse, quindi c’è una sessione di icebreaking e di brainstorming per la generazione di idee progettuali, quindi il progetto viene suddiviso in task e ad ogni componente del team viene assegnato un ruolo, quindi si iniziano lee attività di lavoro sulle task e vengono prodotti gli output intermedi seguendo le procedure definite dal Lab sotto la supervisione del training tutor. I risultati delle singole task vengono caricate su una piattaforma condivisa e discusse con gli esperti online attraverso dei pitch brevi e degli output tangibili, quindi viene implementato e presentato il progetto finale. Tutto il processo viene arricchito da elementi di gamification per stimolare la competitività e la partecipazione attiva. La piattaforma consente delle sessioni video con gli esperti e la possibile partecipazione da remoto anche di teachers. I risultati finali dei progetti poi vengono resi disponibili sulla piattaforma.
7. In che modo gli Smart Lab promuovono l’interdisciplinarità?
Gli Smart Lab promuovono l’interdisciplinarità attraverso un approccio multi competenze che tocca discipline diverse. Nel Lab The Game of Business vengono affrontate ematiche come il marketing, la gestione amministrativa, la logistica, le risorse umane, nel Lab su genomica e bioinformatica vengono toccate discipline come la chimica, la biologia, l’informatica, la criminologia, nel Lab AI Revolution, vengono toccate discipline come la creazione artistica, le produzione letteraria, il video editing, lo storytelling. Ogni Lab è progettato per favorire la combinazione di discipline diverse al fine di far maturare agli studenti una capacità di sguardo ai problemi ed alle soluzioni a 360 gradi.
8. Quali vantaggi hanno gli Smart Lab rispetto ai metodi tradizionali di apprendimento?
Tantissimi, ma non sostituiscono l’apprendimento tradizionale. Piuttosto ne rappresentano un completamento necessario. Innanzitutto promuovendo il lavoro in team in una situazione vincolante e stimolante finalizzata alla produzione di un output finale favoriscono lo sviluppo di diverse abilità e competenze trasversali, quali il problem solving, la negoziazione, il ragionamento logico e deduttivo. La soluzione di task e la presentazione di risultati sviluppano capacità creative e tecniche, la capacità di pensiero laterale, la capacità di prevedere scenari, la capacità di storytelling e di public speaking. I vantaggi, ma parlerei meglio di arricchimento rispetto ai metodi di insegnamento tradizionali, riguardano soprattutto la possibilità offerta allo studente di partecipazione attiva, di misurarsi con un problema reale e tangibile e di dare il suo contributo attivo alla sua soluzione. In questo modo ciò che si produce è l’emersione del talento insito in ogni studente, e quindi la possibilità di usarlo durante il processo di partecipazione alle attività del Lab. Questo sicuramente segna uno spartiacque con un workplacement di tipo tradizionale dove in pochissimo tempo sicuramente certi risultati non sono possibili.
9. Qual è l’impatto degli Smart Lab sullo sviluppo personale e professionale degli studenti?
Gli Smart Lab rappresentano un percorso intensivo sulle trasformazioni in atto, declinate nei vari settori. Comprendere come cambiano le tecnologie, intuire quanto e come impatteranno sul lavoro futuro, sicuramente aumenta la consapevolezza personale ed orienta in relazione alle personali prospettive future. L’approccio multidisciplinare, orientato alla soluzione di problemi sviluppa un olistico ai problemi ed incoraggia curiosità ed apprendimento continuo. Gli Smart Lab orientano lo studente e lo fanno in maniera innovativa, ponendolo sul margine estremo dei cambiamenti in atto e ponendolo di fronte alle opportunità ed alle sfide che la competizione globale unita alle grandi trasformazioni in atto porta.
10. Come vengono scelti i temi degli Smart Lab e quali criteri guidano la loro progettazione?
La collaborazione di due nostre società: Axonforce ed il suo AI Research Lab e ETN School specializzata in innovazione legata all’education, produce idee che poi vengono trasferite nella progettazione degli Smart Lab. Anche l’ascolto delle scuole partner di ETN in tutta Europa ci ispira per la ricerca di idee per nuovi Lab. Ad ogni modo, la progettazione dei Lab considera approfonditamente e trasforma in knowledge tutto ciò che sta accadendo come risultato delle grandi trasformazioni in atto, pensiamo ad esempio all’AI, al No Code o ai processi di disintermediazione o di disruption viene. Gli Smart Lab quindi sono uno sguardo sul futuro prossimo in termini di temi, di esperienze e di competenze. Sono perciò un valore aggiunto importante al sistema generale di educazione degli studenti.
Per maggiori informazioni sugli Smart Lab contattare Mariassunta Telesca – telesca@etnmanagement.eu