Esistono vari modelli per applicare l’uso delle tecnologie digitali a scuola. Uno di questi è il modello SAMR, sviluppato dal Ruben Puentedura, che indica quattro livelli di integrazione delle tecnologie nella didattica, utili per programmare in maniera efficace:
- Sostituzione
- Ampliamento
- Modifica
- Ridefinizione
Di cosa si tratta e come può essere applicato utilizzando le app Google Workspace for Education?
Nella fase di Sostituzione la tecnologia viene utilizzata come uno strumento alternativo a quelli tradizionali nello svolgimento di un’attività didattica. Vi possono essere situazioni in cui ciò si rende conveniente o necessario, ma non vi sono vantaggi reali in termini di apprendimento e insegnamento. Ad Esempio, anziché scrivere a mano, gli studenti utilizzano un’app, come appunto Google Documenti, per scrivere una relazione, senza sfruttarne i vantaggi ma utilizzandolo solo come editor di testo.
Nella fase di Ampliamento la nuova tecnologia viene utilizzata in aggiunta agli strumenti tradizionali nello svolgimento di un’attività didattica, apportando alcuni miglioramenti rispetto alle modalità tradizionali di esecuzione del compito. Ad esempio, utilizzo un’applicazione per la scrittura digitale, come Google Documenti, sfruttandone le funzionalità come l’inserimento immagini, controllo ortografico, ipertestualità, e così via, con risultati altrimenti non ottenibili.
Nella fase di Modifica le nuove tecnologie vengono usate per cambiare un’attività educativa tradizionale, potenziando insegnamento e apprendimento. Ad esempio, il documento viene condiviso, grazie all’utilizzo di Google Drive, poi viene pubblicato sul web tramite un blog, un sito web o altro. Gli studenti sono in genere più motivati quando sanno che il frutto della loro attività sarà mostrato ad altre classi e condiviso con un pubblico reale. Inoltre questo permette di commisurare le loro abilità linguistiche con il giudizio del pubblico.
Nella fase della Ridefinizione la tecnologia è utilizzata con lo scopo di creare nuove attività educative, determinando un netto miglioramento e potenziamento dell’esperienza di apprendimento e ottenendo risultati migliori. Ad esempio, gli studenti possono utilizzare Google Documenti per scrivere in modalità collaborativa: tale attività consente loro di commentare in tempo reale il testo e ricevere indicazioni dal docente. Questo determinerebbe un risultato finale migliore rispetto alla realizzazione di un documento in modalità tradizionale.
Esistono, però, due fattori da tener presente quando si sceglie lo strumento da utilizzare con la propria classe:
- gli obiettivi di apprendimento
- la conoscenza di base di ciò che può fare ciascuno strumento.
Una volta che hai ben presente queste due cose puoi scegliere lo strumento giusto per l’attività da svolgere. Avere uno scopo e conoscere gli strumenti, infatti, evita la “tecnologia fine a se stessa”, ma, al contrario, fa sì che alcune aggiunte tecnologiche aggiungano quel quid in più a una strategia di insegnamento già efficace.
Con il manuale “Google Workspace for Education – La guida passo-passo per i nuovi docenti digitali” vogliamo guidarti proprio nella conoscenza dei principali strumenti Google per la scuola, attraverso pochi e semplici passi da compiere. In questo modo, saprai velocemente scegliere, e usare, la giusta app per raggiungere gli obiettivi didattici prefissati.
Se sei interessato alla guida visita il sito dedicato qui