Erasmus Plus: 5 buoni motivi per fare uno stage all’estero

Ormai è noto che la pandemia ha bloccato interi settori mettendo a dura prova l’economia globale. Purtroppo è toccato anche al mondo Erasmus subire uno stallo forzato e continuativo...

Ormai è noto che la pandemia ha bloccato interi settori mettendo a dura prova l’economia globale.

Purtroppo è toccato anche al mondo Erasmus subire uno stallo forzato e continuativo che ha visto oltre 47000 giovani vedere sfumata la possibilità di fare un’esperienza formativa all’estero.

Certo, è stata data la possibilità, dopo la prima ondata di contagi, di ricominciare o continuare quanto lasciato in sospeso, in modalità blended o virtuale, quindi collegandosi da casa propria alle aziende estere, per provare a raggiungere comunque e nonostante tutto, i learning outcomes previsti dal progetto.

La Commissione Europea ha pensato bene di avviare una serie di iniziative per provare ad “approfittare” di questa mal capitata situazione nella quali ci siamo trovati, volte a condividere buone pratiche relative al Pacchetto Mobilità Virtuale.

Altra “sfida” Europea è l’EUvsVirus Hackaton che si pone come obiettivo quello di sviluppare soluzioni innovative in risposta alle problematiche poste dal Virus.

Naturalmente, ciò che ci auguriamo tutti, è poter tornare presto alla normalità e vivere l’esperienza di stage all’estero a pieno, con tutte le conseguenze positive che ne conseguono.

Volendo fare un elenco di tutti i buoni motivi per capire a cosa serve lo stage all’estero possiamo iniziare da :

  1. Fare esperienzaLo stage ti permette di passare dalla teoria alla pratica, ti permette di verificare se una determinata mansione corrisponde davvero ai tuoi interessi.
  2. Assumere consapevolezza di sèVivere all’estero, conoscere nuove persone, nuovi contesti lavorativi, ti aiuterà ad avere una visione di te stesso sempre più nitida.  Ti sorprenderai di tutte quelle tue qualità nascoste che ancora non erano emerse. Scoprirai i tuoi punti di forza e di debolezza. Ne guadagnerai in termini di auto-consapevolezza, fiducia e autostima.
  3. Conoscere nuove culture: Imparerai a confrontarti con nuove mentalità, nuove culture, cibi mai provati ! Imparerai ad essere inclusivo.
  4. Migliorare il proprio CV e la lingua: Potrai inserire nel tuo CV questa esperienza. Il 65% dei recruiter aziendali valuta molto positivamente profili che hanno svolto esperienze formative all’estero.
  5. Divertirsi: Last but not least!

E’ doveroso specificare che le aziende  e le agenzie che si occupano di gestire le mobilità, si sono adeguate alle misure anti COVID e anti contagio, quindi se tutti seguono come giusto e come ovunque abbiamo imparato a fare, le linee guida dell’OMS possiamo auspicare che l’esperienza di stage all’estero attraverso il programma Erasmus + possa ricominciare ad essere una realtà sempre più determinante per aprire la scuola ad una dimensione europea.

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Eva Ridolfi

Laureata in Economia e Gestione delle Imprese Turistiche, lavora per Etn dal 2008 occupandosi dell’agenzia di viaggi Etn Travelvision e della formazione degli Experience Tutor. Nel tempo libero si dedica alle sue passioni: sport e cucina.
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