La lavagna è da sempre l’elemento simbolo della scuola, in quanto strumento indispensabile per la didattica.
Nel corso degli anni è stata oggetto di rivisitazioni ed evoluzioni: era il 1823 quando il Samuel Read Hall iniziò a utilizzare una semplice lastra di pietra e del gesso per impartire lezioni di filosofia ai futuri docenti americani. Di lì si evolvette divenendo la classica lastra nera in ardesia, per poi passare alle Lavagne bianche Velleda e all’avvento del digitale con la LIM, la Lavagna Interattiva Multimediale.
Oggi non è necessario essere in classe per utilizzare la lavagna, perché può essere nelle mani e sui banchi di tutti gli studenti e docenti, grazie al digitale. Basta una semplice app per averla sul proprio PC, tablet o smartphone: è il caso di Jamboard, la lavagna virtuale di Google.
Nata in associazione alla LIM Google Jamboard, oggi si sta diffondendo sempre di più come app autonoma utilizzabile con il proprio account Google, è integrata come app direttamente in Google Workspace e funziona in qualsiasi dispositivo: browser internet, app Android o Apple iOS.
Google Jamboard permette di sfogliare, visualizzare e condividere file creati da te e dai tuoi colleghi, consentendo, anche a distanza, di schematizzare le proprie idee e salvarle nella cloud in modo che siano accessibili da qualsiasi dispositivo.
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di Jamboard?
- Problem Solving: fornisce una piattaforma condivisa per fare pianificazioni e brainstorming di gruppo.
- Pensiero critico: rende l’apprendimento visibile e accessibile a tutti i collaboratori sulla Jam.
- Teamwork: consente la collaborazione all’interno e all’esterno di una classe, perché i file sono integrati in Drive.
- Creatività: supporta l’apprendimento nelle materie che beneficiano di una maggiore creatività e flessibilità.
- Alfabetizzazione: consente sfide di alfabetizzazione differenziate.
Per questi vantaggi e per la possibilità di lavorare in maniera condivisa, anche a distanza, nell’ultimo anno Jamboard si è affermata come strumento essenziale per la DAD e la didattica digitale integrata. Per questo è stata ampliata di nuove funzionalità ed è stata integrata in Google Meet, consentendo di creare una nuova Jam nel corso della Video Riunione o di condividerne una precedentemente creata.
Ma quali sono le funzionalità che rendono Jamboard davvero indispensabile? Vediamone alcune.
- Sfondo personalizzato: oltre ai preimpostati sfondi a quadretti, a righe, bianco, nero, blu, a pois, è possibile impostare uno sfondo personalizzato, caricandolo direttamente dal proprio PC o Drive, cercandolo in Google Immagini o scattando una foto. Ogni pagina aggiunta può avere uno sfondo differente.
- Possibilità di scrivere i contenuti utilizzando la penna, pennarello, evidenziatore e pennello integrati, di vari colori, le caselle di testo (solo dal browser web), o post-it virtuali.
- Strumenti di riconoscimento di forme, disegni e scrittura a mano, disponibili nell’app per smartphone e tablet, ma non nella versione web.
- Inserimento delle immagini direttamente da una ricerca Google, ma anche dalla propria libreria, fotocamera o da Drive.
- Connessione con Google Drive: consente di aggiungere documenti, fogli e diapositive Google da Google Drive, con alcune differenze in base allo strumento dal quale la utilizzi.
- Cronologia delle versioni: permette di accedere a versioni precedenti del file, ripristinandole o copiandole, e di salvare ogni versione con un nome differente.
- Condivisione: come per tutti gli altri strumenti Google, puoi condividere il file con altri utenti, impostandoli come editor (con possibilità di modificare il file) o semplicemente come visualizzatori. Puoi condividere il file inserendo la mail degli altri utenti o tramite link, limitando la condivisione alla tua organizzazione o rendendolo accessibile a tutti.
- Esportazione in JPEG e PDF, consentendo di salvare una versione del lavoro sul proprio pc, smartphone o tablet.
E se la utilizzi dal tablet puoi abbellire i tuoi fogli con simpaticissimi stickers.
Jamboard è, quindi, l’app perfetta qualunque sia la tua materia di insegnamento. Hai già idea di come utilizzarla?
