Giornata della Memoria: ricordare per porre l’umanità al centro

Il 27 gennaio 1945 le forze alleate entrano nel campo di concentramento di Auschwitz, divenuto simbolo dello sterminio degli ebrei e di tutte le persone perseguitate dalla Germania nazista,...

Il 27 gennaio 1945 le forze alleate entrano nel campo di concentramento di Auschwitz, divenuto simbolo dello sterminio degli ebrei e di tutte le persone perseguitate dalla Germania nazista, e lo liberano. Dobbiamo dirlo, l’Olocausto è stata una delle più grandi persecuzioni della storia del mondo e il crimine più efferato della storia europea.

Ed è vero. Il passato non si può cancellare… ma si può ricordare per tenere impresso nella mente che un orrore così non deve accadere mai più. Anche perché dobbiamo essere consapevoli e sicuri che la nostra Europa, unita e libera, non consentirà che pagine così tragiche possano mai più esistere e verificarsi.

Questo di seguito è il messaggio pronunciato in una dichiarazione congiunta di qualche giorno fa dai rappresentanti delle istituzioni europee Ursula Von Der Leyen, Charles Michel, David Maria Sassoli (Presidenti della Commissione, del Consiglio e del Parlamento Europeo): l’Olocausto «è stato una tragedia europea, un punto di svolta nella nostra storia, e il suo retaggio è ormai intessuto nel Dna dell’Unione europea. Ricordare la Shoah non è fine a se stesso. È una delle pietre angolari dei valori europei: un’Europa che ponga l’umanità al centro, tutelata dallo Stato di diritto, dalla democrazia e dai diritti fondamentali».

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Laureata in lettere moderne, con la passione per la cultura classica, i gialli e gli animali. Un paio di anni fa ha ‘adottato’ a distanza un meraviglioso bimbo etiope di 5 anni di nome Emmanuel, a cui pensa tutti i giorni e a cui augura una vita felice e serena. Vive a Potenza, dove passa le sue giornate con la sua famiglia in compagnia di Miss Marple, Jessica Fletcher e tanti cani e gatti.
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