Le nostre emozioni e la nostra intelligenza emotiva rappresentano una sfera molto delicata e importante dell’essere persona a tutte le età, dai bambini agli adulti… essere “educati” a saperle apprendere, gestire, sviluppare e inserire nei diversi contesti e situazioni diventa quindi fondamentale per tutti. E se fosse proprio la scuola a ’educarci’ in tale direzione? A darci supporto nel processo di riconoscimento e gestione della nostra emotività? Già da tempo infatti si parla in ambito scolastico di educazione emotiva, che viene vista con il significato di capacità di decifrare i propri stati interiori, la rabbia, la gioia, la tristezza, e di saperli controllare, quindi come una abilità che si può imparare a riconoscere, sviluppare e gestire.
Infatti la capacità di gestire e riconoscere tutte le proprie emozioni riveste un ruolo molto importante per il benessere dell’individuo e risulta fondamentale per essere un buon studente ma anche un futuro cittadino responsabile e consapevole. Inoltre costituisce un elemento prioritario che agisce anche da fattore di prevenzione contro lo strutturarsi di problematiche comportamentali e psicologiche e di comportamenti a rischio, come per esempio fenomeni legati a aggressività e bullismo, abbandono scolastico, ansia e depressione, rischio di abuso di sostanze, ecc.
Imparare a decifrare e gestire le nostre emozioni, comunicare i propri stati d’animo e percepire quelli degli altri e quindi educare a questa abilità, significa anche recuperare quella sfera educativa emozionale tanto importante nell’apprendimento e nella formazione personale degli individui di qualunque età, soprattutto nel mondo di oggi, un mondo in continuo e veloce movimento e di fronte ai tanti elementi di disagio e cambiamento che una società così complessa ci mette davanti.
In questo scenario e davanti ai tanti problemi che la scuola di oggi si trova a affrontare e gestire si pone anche il tema dell’educazione emotiva: le difficoltà di apprendimento, i problemi relazionali con i compagni e gli insegnanti, le difficoltà di inserimento e adattamento all’ambiente scolastico spesso nascondono forme di disagio emotivo dello studente. Il clima emotivo in classe, che consiste in tutto ciò che è emozione, relazione, gestione dei conflitti, diventa quindi una competenza da apprendere che è fondamentale per la vita quotidiana e per l’apprendimento di tutti gli individui e del gruppo classe nell’insieme.
Ma come si può insegnare ad apprendere l’educazione emotiva? Uno dei metodi più diffusi e conosciuti in questo ambito è il Metodo chiamato RULER, che significa letteralmente “righello” ma che è in questo caso l’acronimo di Recognizing, Understanding, Labeling, Expressing, and Regulating Emotion, ossia riconoscere, comprendere, definire, esprimere e gestire le emozioni.
Questo metodo rappresenta il frutto del lavoro di oltre 20 anni di ricerche e studi di un team di ricercatori americani dello Yale Center of Emotional Intelligence; esso propone una serie di strumenti e attività (fra cui strumenti ludici e tecniche di comunicazione specifiche) che hanno lo scopo di migliorare il clima di classe creando equilibrio, favorire la sicurezza psico-fisica a scuola, favorire un clima positivo in classe attraverso la qualità delle relazioni interpersonali, favorire empatia, fiducia e partecipazione fra le persone.
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RECOGNIZING |
Riconoscere le emozioni in sè stessi e negli altri | |
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UNDERSTANDING | Comprendere le cause e le competenze delle emozioni | |
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LABELING | Etichettare e definire le emozioni con precisione | |
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EXPRESSING | Esprimere le emozioni nei vari contesti in maniera appropriata | |
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REGULATING | Gestire le emozioni in modo efficace per costruire relazioni sane |
[Brackett et al. 2012]
Questo metodo è stato applicato con successo in centinaia di scuole americane e in altri Paesi in Europa, tra cui Italia, Spagna, Australia ed Inghilterra. In particolare in Italia è stato applicato e adattato per la prima volta nell’anno scolastico 2014/2015 presso due Istituti Comprensivi di Firenze : l’integrazione del metodo RULER nel curriculum scolastico rappresenta un concreto contributo per il miglioramento del benessere individuale e collettivo, per il raggiungimento degli obiettivi scolastici e personali e di risultati scolastici positivi.
L’educazione emotiva è infatti fondamentale per tutti, perché la sfera emotiva regola e determina l’intera esistenza di un individuo e delle sue relazioni interpersonali; costituisce l’elemento cardine che ci accompagna a capire cosa proviamo e come possiamo esprimere i diversi stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche quando ci sembrano più complicati.
L’attenzione alla dimensione emotiva è quindi una delle sfide che la scuola del nuovo millennio deve affrontare: imparare a conoscere e comprendere il proprio spazio interiore consentirà di valorizzare tutti i vissuti e tutte le diversità, affinché tutti siano aiutati ad essere autonomi, consapevoli e liberi di poter esprimere pienamente se stessi, le proprie emozioni e i propri stati d’animo, anche quelli più complessi e profondi.
Un sentimento zitto
sta lì. Certo che esiste.
Puoi essere contento
oppure molto triste
ma se non lo sai dire
a chi ti vive accanto
quel sentimento vive
per te. Per te soltanto.
Perciò, non fare il duro
racconta quel che senti.
Ci sono le parole
Per tutti i sentimenti.
[Zitto, tratto da L’alfabeto dei sentimenti – J. Carioli]