Dublino, capitale della Repubblica d’Irlanda, il fiore all’occhiello dell’isola di smeraldo. Affacciata sulla costa orientale, si specchia nella foce del fiume Liffey una città dall’indescrivibile fascino, che affonda le sue origini in un tempo lontano.
Le prime attestazioni di civiltà si devono a Tolomeo, lo studioso alessandrino che nel 140 d.C. ci parla di Eblana civitas, sebbene le prime e rudimentali costruzioni in pietra risalgano al II secolo a.C., tuttora in piedi e visibili.
La città di Dublino infatti conserva ancora i segni dell’antico passaggio dei Celti, indoeuropei evangelizzati da San Patrizio, e dei Vichinghi, che nell’841 fondarono un primo nucleo cittadino di matrice commerciale chiamato Dubh Linn, laguna nera. Fu poi con i Normanni, alla fine del XII secolo, che Dublino conobbe un importante momento di crescita e di espansione, fino a diventare la florida città che è oggi, ricca di storia e tradizioni, oltre che un importante polo economico e commerciale.
Votata più volte come una delle città più vivibili e ospitali del mondo, la capitale irlandese vi lascerà a bocca aperta, con i suoi antichi edifici medioevali in stile gotico affiancati ai più moderni e stravaganti, i coloratissimi pub, dimora di Guinness e buona musica, l’intreccio di storia, miti e leggende. Una volta nella verdeggiante baia di Dublino, l’occhio si perderà, catturato ora dalla bellezza della Cattedrale di San Patrizio ora dal fascino irresistibile della Trinity College Library. Ovunque si poserà lo sguardo si troverà qualcosa di inaspettato, dal Castello alla prigione di Kilmainham Goal, dal misterioso Glasnevin Cemetery ai bellissimi parchi cittadini e poi i numerosi musei tematici fino alla Guinness Storehouse, diventata una vera e propria icona, e alle singolari abitazioni dalle porte sgargianti e colorate che rendono uniche e vivaci le strade della città.
Per non parlare poi degli illustri scrittori e dei famosissimi artisti a cui Dublino ha dato i natali. Chi non ha cantato sulle note degli U2 o dei Cranberries, chi non ha palpitato leggendo Il ritratto di Dorian Grey di Oscar Wilde o l’Ulisse di Joyce, chi non ha fantasticato sulla scia delle avventure di Gulliver?
Non dimentichiamo poi i quattro premi Nobel W.B. Yeats, George Bernard Shaw, Samuel Beckett e Seamus Heaney, che sono profondamente legati a questa città intellettuale, ricca di biblioteche, librerie e pub letterari.
Poesie, opere teatrali, romanzi e storie risiedono nell’anima di Dublino come in nessun’altra città. Non è un caso quindi che proprio qui sorga Temple Bar, il quartiere più famoso, la zona più eclettica della città, con gallerie d’arte, teatri e locali, che fanno di Dublino la capitale della musica, della cultura e dei giovani, un luogo vitale, attivo e open-minded. E che dire poi dei miti e delle leggende di origine celtica, delle storie di fate e folletti, i magici e misteriosi abitanti delle brughiere e delle falesie, che con la loro natura incontaminata accrescono il fascino e l’incanto dei paesaggi mozzafiato di cui la verde Irlanda è prospera.
Non vi resta che fare le valigie, magari portando con voi qualcosa di verde, e partire alla scoperta della bellissima Dublino e dell’isola di smeraldo e, come recita un proverbio irlandese, possa la tua fortuna superare i trifogli che crescono, e possa non turbarti mai ovunque tu vada.
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