Essere insegnante oggi richiede grande impegno e passione, per le numerose sfide che la scuola deve affrontare e per la quantità di impegni, anche burocratici, a cui bisogna adempiere.
Molti docenti mi raccontano delle difficoltà che incontrano nell’organizzazione e nella gestione del tempo e delle energie tra la preparazione e la correzione delle verifiche, la creazione di compiti individualizzati per i bisogni specifici, la comunicazione con le famiglie e gli altri insegnanti, le riunioni varie, e molto molto altro, tra cui la realizzazione di lezioni che siano interattive e attraenti per sorprendere e motivare gli studenti, ormai sempre più ricchi di input provenienti dal mondo del web. La scuola, infatti, oggi è chiamata a rispondere alla sfida dell’educazione dei “nativi digitali”, come si legge nel Piano Nazionale Scuola Digitale del MIUR: la sfida della digitalizzazione è in realtà la sfida dell’innovazione e questa deve rispondere alle domande legate alla necessità di propagare l’innovazione all’interno di un’organizzazione complessa come un istituto scolastico.
E se la risposta a queste problematiche fosse già nelle nostri mani? Il noto colosso del web, Google, ha, infatti, creato una suite di strumenti gratuiti, affidabili e sicuri, che permettono ai docenti di entrare nell’era del digitale, per cambiare e migliorare il modo di fare scuola. Come? aiutando ad aumentare le opportunità di pensiero critico e creativo, supportando gli obiettivi didattici impostati, favorendo la collaborazione e la comunicazione tra gli insegnanti, ma anche con le famiglie e gli alunni, e dedicando meno tempo alle pratiche burocratiche.
G Suite for Education si compone di una serie di app create da Google per la didattica, che interagiscono tra loro e permettono, ad esempio, di preparare un test di verifica e raccogliere in automatico le correzioni senza trascorrere ore a fotocopiare esercizi e poi rivederli decine di volte per segnarne gli errori, ma anche di avere un calendario condiviso per pianificare tutti gli incontri, di organizzare i contenuti interattivi in un unico luogo virtuale senza impazzire a cercarli durante la lezione, anche quando non c’è rete. Con Google Classroom, infatti, una delle “top” app di Google per la scuola, si può realizzare una vera e propria aula digitale, progettata per aiutare gli insegnanti a creare e raccogliere i compiti senza sprecare intere risme di carta, creando automaticamente una copia di un documento per ogni studente, che può visionarlo, modificarlo e condividerlo con il docente, ma anche con i compagni per ricevere il loro feedback e/o per i lavori di gruppo. All’interno di Classroom, dunque, l’insegnante crea e assegna i compiti, gli studenti li svolgono e il docente li corregge e li valuta, utilizzando l’applicazione web o da cellulare; inoltre, l’insegnate sa in tempo reale chi ha fatto i compiti, chi li sta facendo e chi non ha ancora iniziato a eseguirli, ha la possibilità di visualizzarli e fornire feedback in tempo reale e gli studenti sono consapevoli che il compito è sempre disponibile per il proprio insegnante e lo svolgono con maggior attenzione.
D’altro canto, gli studenti possono monitorare le scadenze dalla pagina Compiti e iniziare a lavorare con un solo clic. Ma non solo questo, perché le possibilità con Google Classroom sono numerose: è possibile fare domande alla propria classe anche quando non si è più a scuola, riutilizzare post scritti in precedenza, creare una comunicazione da inviare direttamente alle mail degli alunni o dei genitori, rendere visibili i compiti anche ai colleghi o ai possibili supplenti, condividere un articolo, un video interessante o le slide, gli appunti e i documenti di approfondimento di una lezione, rendendoli disponibili anche agli alunni assenti. Una vera e propria rivoluzione, dunque, in termini di ottimizzazione dei tempi, che sta producendo già ottimi risultati: secondo la ricerca condotta da Evergreen Education Group per conto di Google, tutte le scuole degli USA che hanno utilizzato le app di G Suite for Education hanno ottenuto numerosi vantaggi, tra cui il decremento del 72% di compiti non svolti a casa, perché favorisce l’impegno nello studio e facilita l’apprendimento anche per gli alunni con maggiori difficoltà.
E tu quali strumenti digitali utilizzi in classe? Scrivicelo nei commenti! 🙂