L’Europa sta cambiando a grande velocità, sotto la spinta delle innovazioni tecnologiche, di una globalizzazione crescente e di consistenti flussi migratori. Tutte queste dinamiche sono foriere di nuove opportunità, ma comportano anche delle difficoltà.
I sistemi scolastici possono svolgere un ruolo determinante nell’affrontare queste sfide facendo avanzare la progettazione di interventi formativi e ponendosi in prima linea nella promozione del cambiamento e dell’innovazione. Dunque, l’impegno dell’Istituzione scolastica è rivolto prevalentemente a creare un ambiente aperto per l’apprendimento.
Una scuola che progetta costruisce la sua identità, si impegna a rispondere ai fabbisogni di formazione e alle esigenze del contesto sociale in cui opera, promuove e affronta il cambiamento senza improvvisare nell’ottica del miglioramento della qualità del servizio.
La scuola che progetta coinvolge, mette in moto le sue risorse, conosce e interagisce con le realtà formative e lavorative dell’ambiente in cui opera, si integra ed integra. Così facendo la scuola accetta le sfide, propone, prova e si corregge.
La scuola che sposa una cultura della progettazione, finalizzata non solo ad un processo di miglioramento, ma altresì all’acquisizione di professionalità e competenze progettuali, avrà una ricaduta in termini di efficacia ed efficienza non solo sull’organizzazione ma sulla proposta formativa nel suo complesso.
La scuola trova la sua ragione d’essere nel momento in cui assicura ad ogni alunno il successo formativo. Obiettivo principale della scuola è, quindi, quello di realizzare interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona.
In un sistema educativo di “istruzione e formazione professionale”, emerge la necessità che l’insegnante sappia facilitare l’apprendimento dei propri studenti tramite un’opportuna progettazione degli interventi formativi. All’interno della progettazione non c’è l’oggetto culturale fatto di contenuti disciplinari, ma il soggetto in apprendimento e tutto il mondo che gli ruota intorno e che la scuola gli media con la sua offerta formativa.
Un insegnante che progetta a scuola deve essere consapevole che le scelte progettuali che compie, contribuiscono ad orientare l’allievo nella costruzione del suo progetto di vita. Insegnare, infatti, non è solo trasmettere conoscenze ma è far acquisire modi di pensare delle principali discipline in modo che gli studenti, una volta usciti dal percorso scolastico, siano in condizione di saperli usare in contesti diversi e di applicarli a situazioni completamente nuove.
Un docente che progetta utilizzando la riflessione in azione, intesa come il carattere riflessivo del pensare a ciò che si fa e del pensare i pensieri a partire dai quali si decide la qualità dell’agire è un insegnante di qualità, che sa attribuire un significato a quanto sta facendo, riesce a valutare l’adeguatezza del suo percorso e del suo intervento, ma soprattutto sa apportare tempestivamente correttivi migliorativi riferiti al percorso educativo e didattico.
Il mondo della scuola ha sempre più bisogno di modernizzarsi, internazionalizzarsi e di creare reti in Europa, per offrire ai propri studenti una formazione di alta qualità, rispondente alle sfide della società.
Articolo di Federica Summa – Progettista ETN –