L’alto potenziale cognitivo e/o plusdotazione è una complessa costellazione di caratteristiche genetiche, psicologiche e comportamentali che caratterizza circa il 5% degli individui e che si esprime principalmente attraverso una capacità cognitiva eccezionalmente superiore alla media, alla quale anche il Consiglio di Europa ha dato riconoscimento ufficiale già nel 1994 attraverso la raccomandazione n° 1248, che invita i paesi membri ad individuare e adottare delle misure educative speciali per sostenere quei bambini e quei ragazzi che rientrano in questo quadro cognitivo.
A tal fine, vari paesi europei hanno fatto proprie tale raccomandazione ed hanno iniziato ad introdurre, sperimentare e adottare delle politiche educative mirate a promuovere compiutamente il potenziale cognitivo di questi studenti, stimolando contestualmente attività di ricerca sia in ambito accademico che istituzionale; significative sono le ricerche:
- “Gifted Learners. A survey of Educational Policy and Provision” pubblicata nel 2009 dall’European Agency for development in Special Needs Education;
- “Gifted education in variuos Countries of Europe” realizzata nel 2015 e condotta dagli Studiosi Eva Reid, dell’Università Costantino di Nitra (Slovacchia) e Heiner Boettger dell’Università Eichstatt- Ingolstadt (Germania);
- “Gifted in Europe:Implication for policymakers and educators” condotta nel 2017 dagli studiosi Javier Touron, dell’Università Internazionale de La Rioja UNIR(Spagna) e Joan Freeman, psicologa e psicoterapeuta, esperta in plusdotazione riconosciuta a livello mondiale;
dalle quali emerge che laddove sono presenti politiche educative mirate, quasi tutte prevedono un piano didattico personalizzato, inserito o meno in ambito BES, in base alla presenza di questa categoria nel proprio sistema educativo.
Funzionale all’attuazione del piano didattico personalizzato, risulta fondamentale il riconoscimento legislativo del termine plusdotazione e la definizione di linee guida da parte dei propri ministeri dell’istruzione.
Dall’analisi di queste ricerche è possibile dunque conoscere l’attuale situazione europea:
Definizione di plusdotazione all’interno del proprio impianto legislativo | Definizione di Linee Guida per le scuole | Piani didattico personalizzato e/o inclusione nei bes | |
Austria | si | si | si |
Belgio | si | si | |
Bulgaria | |||
Cipro | |||
Croazia | si | si | |
Danimarca | si | si | |
Estonia | si | si | si |
Finlandia | si | si | |
Francia | si | si | si |
Germania | si | si | si |
Grecia | si | si | si |
Irlanda | si | si | |
Italia | |||
Lettonia | |||
Lituania | si | si | si |
Lussemburgo | si | si | si |
Malta | |||
Paesi Bassi | si | si | |
Polonia | si | si | |
Portogallo | |||
Olanda | si | ||
Regno Unito | si | si | si |
Repubblica Ceca | si | si | si |
Slovacchia | si | si | si |
Slovenia | si | si | si |
Spagna | si | si | |
Svezia | si | si | |
Ungheria | si | si | si |
Da questo quadro emerge che una buona parte dei sistemi educativi europei utilizza delle politiche specifiche per gli studenti plusdotati, sebbene gli studiosi Eva Reid e Heiner Boettger avanzino l’ipotesi che siano azioni destinate solo agli studenti visibilmente plusdotati – gli high achievers – mentre non vengono assolutamente considerati gli studenti plusdotati under achievers, che secondo Silverman (2013) sono la maggioranza e la cui complessità, sensibilità ed emotività rappresenta spesso un freno al pieno sviluppo del potenziale che portano con sé.
Prima ancora del riconoscimento legislativo, della definizione di linee guida e dell’adozione di piani didattici personalizzati, è importante saper innanzitutto individuare con un’adeguata e specializzata attività di scouting tanto gli studenti plusdotati high achievers quanto gli under achievers.