Con la fine del 2018, si concluderà l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (European Year of Cultural Heritage), così designato dalla Commissione Europea.
All’iniziativa hanno partecipato 28 Paesi Europei, i quali hanno organizzato ben 1286 eventi che hanno visto la partecipazioni di più di un milione di persone (1.120.000 per la precisione).
Ogni Stato membro ha nominato un coordinatore nazionale per coordinare gli eventi e i progetti a livello locale, regionale e nazionale.
Seguendo il motto “Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”, l’anno Europeo del Patrimonio Culturale aveva come obiettivo quello di consolidare il senso di appartenenza all’Europa e al suo patrimonio culturale, invogliando le persone a scoprire e a farsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell’Europa.
E’ stata anche una grande occasione per promuove e proteggere l’eccellenza europea nel settore culturale; dai musei ai siti archeologici, dalle arti ai parchi, il patrimonio culturale europeo è immenso e va scoperto, apprezzato, salvaguardato, difeso e diffuso.
Materiale e immateriale (e perché, no: digitale), il patrimonio culturale è una risorsa preziosa, la cartina di tornasole dello stato di salute di una civiltà, nonché un’importante risorsa per lo sviluppo ed il rilancio del turismo culturale europeo e dell’innovazione.
L’Anno europeo è dunque un’ottima occasione per sperimentare, apprezzare e conoscere il patrimonio culturale.
Gli eventi, grandi e piccoli, sono cominciati il 31 Gennaio e continueranno in tutta Europa fino al 31 Dicembre.
Ecco i link dove controllare gli eventi ancora in corso in Italia e in Europa:
http://annoeuropeo2018.beniculturali.it/agenda/
https://europa.eu/cultural-heritage/country-links
Puoi partecipare agli eventi dell’Anno Culturale Europeo e condividere la tua esperienza sui Social utilizzando gli hashtag #EuropeForCulture, #SharingHeritage, #Patrimonio2018 e#PatrimonioItalia