Per quanto la leadership possa manifestarsi in una incredibile varietà di forme, assumere aspetti camaleontici e interessare uomini e donne di culture e continenti diversi, esistono tuttavia dei tratti comuni e universali. Dai già citati scout ai leader politici, da Malala a Papa Francesco, c’è un unico filo conduttore. Si tratta apparentemente di personaggi e mondi tra loro inconciliabili, eppure sono accomunati dai medesimi tratti peculiari, che costituiscono la base su cui edificare la leadership. Non sarà quindi un abito istituzionale o una valigetta piena di dati, statistiche e analisi di borsa a fare di qualcuno un vero leader. Sono le qualità intangibili e intrinseche nell’animo a fare la differenza, come l’autostima, la flessibilità, la capacità di infondere fiducia e molte altre. Basta aggiungere a questi ingredienti una comunicazione ad effetto, empatica e persuasiva e il gioco è fatto. L’obiettivo del leader è esattamente quello di creare un seguito, di far breccia nel suo uditorio e di creare risonanza. E quale modo migliore se non rispolverare le armi retoriche di matrice ciceroniana? I discorsi del Papa, al pari delle orazioni dei presidenti americani o addirittura delle performances di famosi cantanti come Freddie Mercury, condividono la medesima tensione emotiva, volta creare una connessione intima con la platea. È proprio questo legame, instaurato mediante un’accurata scelta delle parole, studiati movimenti del corpo e un atteggiamento di apertura, a creare una relazione di fiducia e stima, a costruire la cosiddetta followership. Non si può infatti presupporre un’azione di guida senza un seguito che si lasci ispirare ed erudire. Chiunque voglia diventare un vero leader non potrà quindi prescindere dall’apprendere e affinare queste preziose tecniche. Per saperne di più e scoprire tutti i tratti peculiari del leader vi basta restare connessi e attendere il corso di leadership, a brevissimo in uscita sulla piattaforma www.etnelearning.com.
June 14, 2018
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