Le 10 professioni più richieste nel 2018

Quali saranno i lavori del futuro? Una risposta ci viene data dalle società che si occupano di selezionare il personale per le aziende.

Ad esempio Hunters Group, leader nella ricera di personale specializzato, ha delineato le 10 figure digitali più richieste, ma non in un futuro remoto, bensì nell’anno appena iniziato, il 2018. Eccole:

E-mail Marketing Manager: si occupa, attraverso campagne e-mail, di fidelizzare i clienti attuali di un’azienda o di trovarne di nuovi. La retribuzione annua lorda varia da 45mila a 70mila euro, a seconda degli anni di esperienza e del numero di persone gestite.
Sales Lead Generation: è un professionista che vende progetti di e-mail marketing per l’acquisizione di contatti profilati di potenziali clienti e in media guadagna dai 40mila ai 90mila euro, a seconda degli anni esperienza e di mercati, fatturati e clienti gestiti.
Chief Digital Officer: coordina processi e trasformazioni digitali, oltre a promuoverne la cultura in azienda. Chi ha tali caratteristiche e competenze guadagna dai 90mila ai 150mila euro.
Cloud Architect: si occupa di ideare e realizzare architetture in cloud, quelle su cui ormai “girano” virtualmente interi sistemi informativi senza più bisogno di un sistema fisico. La retribuzione va dai 45mila ai 60mila euro a seconda dell’esperienza.
Cyber Security Manager. si occupa a 360° della gestione dei dati in azienda e lo fa solitamente in ambito industria 4.0. Più si è bravi e più si lavora per grandi aziende, più sale la retribuzione, che mediamente si aggira sui 50mila euro.
Data Protection Officer: osserva, valuta e organizza la gestione del trattamento dei dati personali e la loro protezione, nel rispetto delle normative sulla privacy nazionali e internazionali. Più che guardiano dei dati è custode della legislazione in materia ed ha una retribuzione che va dai 50mila ai 70mila euro.
Project Manager: un lavoro che si svolge prevalentemente. Gestisce progetti complessi, in un mercato legato principalmente all’ingegneria e all’impiantistica. Le richieste arrivano principalmente da medie e grandi aziende italiane che si occupano di sviluppare progetti (impianti o macchinari) per clienti internazionali. Ben pagata questa figura professionale, riesce a guadagnare dai 60mila ai 120mila euro, un range determinato dall’età e dagli anni di esperienza ricoperti nel ruolo.
Responsabile di Produzione: pianifica, controlla e coordina l’attività produttiva in una logica di ottimizzazione delle risorse impegnate, umane, economiche e tecnologiche. E’ la figura di riferimento per l’industrializzazione del prodotto e crea i collegamenti tra i vari reparti con l’obiettivo di aumentare i livelli di produttività. Per questo ruolo l’esperienza è un fattore che pesa sulla retribuzione che oscilla dai 50mila ai 110mila euro.
Direttori di Stabilimento o Plant Manager: sono responsabili del presidio degli stabilimenti produttivi di una società con l’incarico di dirigere e coordinare tutte le funzioni aziendali e le relative risorse impegnate nella produzione. Analizza i processi produttivi per arrivare a proposte di miglioramento e assicurare un adeguato livello di efficienza. Retribuzione tra i 70mila ai 200mila euro, a seconda dell’esperienza maturata e della grandezza dell’azienda.
Program Manager: responsabile della pianificazione complessiva e del controllo di uno o più progetti. Ha rapporti con tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del progetto integrandone le informazioni al fine di pianificare le fasi di realizzazione. Si occupa inoltre della gestione centralizzata della documentazione. I più giovani si portano a casa non più di 50mila europa, i più esperti fino ai 100mila.