La formazione in mobilità transnazionale è uno strumento fondamentale per stimolare lo sviluppo di capacità linguistiche e competenze professionali utili a favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Offrire ai giovani l’opportunità di trascorrere un periodo della loro formazione in un altro paese è elemento di particolare importanza in termini di crescita personale e di sviluppo culturale, sociale ed economico dei territori. A tale proposito, varie sono le regioni italiane che nel corso del 2017 e attraverso i propri Programmi Operativi Regionali (POR), promuovono e finanziano iniziative volte a favorire esperienze di formazione linguistica e/o professionale in un paese europeo o extra-europeo.
Partendo dal Trentino, la Provincia Autonoma di Trento promuove due iniziative volte a favorire la mobilità transnazionale: una destinata alla frequenza di corsi di lingua in un paese anglofono europeo, l’altra destinata alla realizzazione di tirocini. In entrambi i casi si tratta di misure caratterizzate da una copertura finanziaria parziale per le quali è richiesta la compartecipazione delle famiglie. In Alto Adige, la Provincia di Bolzano promuove soggiorni studio e tirocini professionali per giovani studenti verso paesi di lingua tedesca. La copertura finanziaria pubblica in entrambi i casi è proporzionale alla fascia di reddito di appartenenza.
Rappresentativa è l’iniziativa di recente pubblicazione della Regione Veneto “Move 5.0”, che permette a studenti delle 3° e 4° delle scuole superiori del territorio e agli iscritti al 3° anno dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) di affinare le proprie conoscenze linguistiche e competenze professionali attraverso percorsi formativi di 2 settimane, in un paese europeo preferibilmente di lingua anglofona o tedesca.
Significativo è anche l’impegno della Lombardia che promuove, per allievi di Istituti di Istruzione Superiore (IIS), di istituti di Formazione Professionale (IEFP) e di Istituti Tecnici Superiori (ITS), soggiorni linguistici e /o professionalizzanti della durata di almeno 4 settimane.
Scendendo in Centro Italia, le regioni che valorizzano il proprio capitale umano attraverso iniziative di esperienze formative internazionali sono: Marche e Lazio. La Regione Marche promuove l’iniziativa “English for U” che sostiene soggiorni linguistici di 3 settimane per allievi delle 4° e 5° classi di istituti di istruzione superiore. La Regione Lazio che, ai consolidati voucher individuali nell’ambito del programma a cadenza annuale “Torno Subito”, destinato a giovani 18- 35 anni e finalizzato a finanziare esperienze di formazione transnazionale per specifici target, quest’anno ha associato l’iniziativa “Esperienze di studio e di approfondimento tematico e culturale”. Iniziativa quest’ultima, che prevede la concessione di contributi economici a copertura parziale per la realizzazione di visite di orientamento professionale da realizzarsi anche all’estero della durata massima di 6 giorni e destinata ad allievi delle ultime classi IIS e IeFP.
Rimanendo sempre in Centro Italia, troviamo anche la timida iniziativa della Regione Abruzzo che nella misura “Menti Aperte” della linea di intervento “ Scuole Aperte e Inclusive”, promuove esperienze di mobilità transnazionale come azione facoltativa e a copertura finanziaria parziale. I destinatari sono studenti IIS e IeFP appartenenti a fasce sociali deboli.
Muovendo verso Sud, la Basilicata risulta essere la regione più attiva che promuove nel 2017 e per il terzo anno consecutivo l’iniziativa a cadenza annuale “Soggiorni studio e di alternanza scuola lavoro in mobilità Transnazionale”. L’iniziativa mira ad erogare borse di formazione linguistica o professionale per allievi delle 3° e 4° classi delle Scuole Superiori.
Veneto, Lombardia e Basilicata risultano dunque le Regioni che nel corso di quest’anno, hanno fatto delle esperienze formative all’estero un tassello estremamente strategico nello sviluppo del capitale umano, tanto da erogare agli aventi diritto contributi finanziari a copertura totale delle spese di soggiorno secondo i parametri Erasmus Plus Vet.
A queste iniziative di carattere istituzionale, si affiancano iniziative promosse da organizzazioni filantropiche. La fondazione CRT di Torino per esempio, ripropone l’iniziativa a cadenza annuale “Talenti Neodiplomati” destinata a sostenere stage europei della durata di 12 settimane per giovani eccellenze del Piemonte e Valle D’Aosta; mentre la Fondazione CRC di Cuneo, promuove l’iniziativa sempre a cadenza annuale destinata ad allievi delle 2°, 3° e 4° classi degli istituti scolastici secondari di II grado statali delle zone di Cuneo, Alba e Mondovì, percorsi di formazione della durata di 3 settimane.
Oltre alle amministrazioni regionali dunque, anche le fondazioni da sempre impegnate nel favorire la crescita di capitale umano, iniziano a guardare con interesse e curiosità alle opportunità di arricchimento personale e collettivo che un’esperienza formativa transnazionale può offrire.
La mobilità transnazionale infatti, attraverso l’esplorazione di nuove culture ed economie è sempre più elemento propulsore di sviluppo sociale ed economico dei territori di appartenenza grazie al contributo che il capitale umano di ritorno può apportare.
Mobilità transnazionale è quindi innovazione sociale!
Dina Villani
Osservatorio Permanente Formazione in Mobilità (ETN)