Non è la chiamata alle armi del Natale, non è il conto alla rovescia per la fine della scuola. Non lo aspetti come il Ferragosto o la tua squadra in finale di Champions, però…
Però San Valentino è un giorno speciale, da segnare di rosso sul calendario delle abitudini piacevoli; il giorno da dedicare all’altra metà, love of my life, l’anello al dito vince su quello al naso, un post d’amore su Facebook, un messaggio mattiniero sperando di indovinare il nome e un pensiero in cambio di un sorriso.
San Valentino è per chi è innamorato, anche se non corrisposto; non è la festa della reciprocità, è l’inno del cuore. Il bacio è spedito e se non arriva a destinazione c’è sempre il rimborso, sotto forma di immaginazione.
E al diavolo i discorsi fatti la sera prima con l’amico di sempre di fronte a una birra calda e al cuore freddo (il tuo), per consolarlo dal suo amore perduto: “San Valentino è una festa commerciale, Sua Santità l’amore sacrificato sull’altare della commercializzazione, un inno alla futilità, un meccanismo melenso, una macchina per far soldi” e cinismo vario.
La verità? E’ un angelo per capello e il taccuino di un poeta, il cuore di un ballerino e il ritmo zigzagante dell’amore, tu che corri al citofono e il fiore all’occhiello. Manca solo la musica ma quella…quella la mettiamo noi.