Avete letto l’articolo sull’Irlanda? No? Rimediate subito a questo link: http://www.educationtrainingnetwork.com/magazine/2016/10/11/sognando-lirlanda/.
E magari abbinateci la colonna sonora giusta… questa:
U2 A sort of homecoming – La prima traccia del primo disco prodotto da Brian Eno, The Unforgettable Fire, con gli U2 in viaggio verso le stelle. Difficile trovare un battesimo più intenso
Hozier Take me to church – Rivelazione del 2014, su Spotify, è stata ascoltata oltre 87 milioni di volte. Serve altro?
Sinead o’ Connor Nothing Compares to You – La turbolenta Sinead o’ Connor prende una canzone di Prince e ne fa una cover strepitosa, vero e proprio inno dei “brokenhearted”. E ora vai con i fazzoletti…
Cranberries Zombie – L’imitazione del famoso ritornello singhiozzato ha causato numerosi litigi e separazioni. Se non siete Dolores o’ Riordan, meglio non provarci. Limitarsi all’ascolto.
Pogues If I should fall from grace with God – Shane Macgowan e la sua banda di scalmanati fuorilegge in questo folk alla velocità della luce. Yaaaaa!
The Dubliners The Wild Rover – Gli zii dei Pogues. Boccali in alto e vai con il ritornello:”And it’s no nay never, No nay never no more, Will I play the wild rover, No never no more”
Band Aid Do they Know it’s Christmas – Tocca a Bob Geldof, irlandese leader dei Boomtown Rats e organizzatore del Live Aid, l’evento benefico più famoso della storia della musica. Questo ne era il brano di punta.
Damien Rice The Blower’s Daughter – Se non vi ha steso Sinead o’ Connor, tocca al bel Damien gettarci addosso una colata di malinconia. “I can’t take my eyes off of you”, si strugge durante la canzone. Ma conclude quasi beffardo…”until I find somebody new”
The Smiths Cemetry Gates – Non sono irlandesi, gli Smiths. Ma la canzone parla di una gara di citazioni poetiche di Wilde, Yeats and Keats. Chi vincerà? Lo scopriremo solo…ascoltando.
E dunque buon ascolto!