Eccoci qui, per un nuovo appuntamento con l’ECVET.
Vediamo quali istituti dovrebbero includere l’ECVET all’interno dell’Erasmus + Project.
ECVET, come indica il nome, dovrebbe essere una procedura usata solo per le scuole professionali. L’idea alla base è semplice: per questo tipo di scuole, fare un’esperienza lavorativa durante gli studi è obbligatorio: il che significa che l’esperienza di lavoro (all’estero o meno) verrà riconosciuta automaticamente da questa scuola perché è considerata un elemento fondamentale dell’intero processo scolastico.
Per le altre scuole, dove la mobilità può includere un tirocinio – ma questo non è obbligatorio – non ha senso aggiungere una procedura tanto complessa.
Tuttavia, l’ECVET aggiunge un valore importante all’esperienza poiché evidenzia quello che i beneficiari hanno davvero appreso durante il loro soggiorno. Se si considera che l’ECVET può essere fatta su misura, siamo in grado di trovare un compromesso utile al fine di incorporarlo, a prescindere dall’indirizzo della scuola.
Per esempio: se il beneficiario di un Erasmus + sta studiando lingue straniere in un college, si possono collegare alcuni dei LO inclusi nel programma scolastico all’uso della lingua straniera (come l’inglese o il francese). Quindi, se i LO pongono l’attenzione sulla conoscenza di una lingua straniera, l’ECVET potrebbe avere un senso e varrebbe la pena inserirlo.
Lo stesso avviene quando i Lo si concentrano sulle competenze trasversali.
In ogni caso, l’ECVET è sempre un valore aggiunto sul curriculum dello studente e per il prestigio della scuola.