ECVET: The Monster

Dal 2012, quando sentiamo parlare di mobilità per gli studenti delle scuole professionali, sentiamo parlare di ECVET. Ma che cosa è questo “mostro” che tanto spaventa per la sua apparente...

Dal 2012, quando sentiamo parlare di mobilità per gli studenti delle scuole professionali, sentiamo parlare di ECVET. Ma che cosa è questo “mostro” che tanto spaventa per la sua apparente complessità?

Beh, letteralmente la risposta è semplice: ECVET è il sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale. Meraviglioso. Ma quale significato assume per le scuole, il governo e i programmi di mobilità?

ECVET nasce con l’idea di permettere alle persone, non soltanto agli studenti o a chi partecipa ai progetti di mobilità di formazione, ma a tutti coloro i quali acquisiscono conoscenza sul lavoro, di vedere riconosciute queste conoscenze attraverso una qualifica valida in tutta Europa. L’idea in sé dovrebbe funzionare senza intoppi: le persone acquisiscono le conoscenze sul posto di lavoro, a scuola, nel corso di un’esperienza all’estero o nel proprio paese e queste conoscenze vengono riconosciute grazie ad un certificato che dovrebbe essere leggibile e utilizzabile in tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea. Pensiamo al sistema universitario: il sistema dei crediti, attualmente in vigore, dovrebbe funzionare in questo modo.
Gli studenti ottengono crediti dagli esami svolti e quando vanno all’estero ottengono il riconoscimento della loro qualifica in base al numero di crediti conseguiti.
Se analizziamo in maniera approfondita l’argomento, scopriamo che ECVET potrebbe essere utilizzato anche durante i progetti di mobilità come Erasmus+. Il collegamento è molto semplice: se uno studente di una scuola professionale si reca all’estero per fare un’esperienza di lavoro, questa non dev’essere un’esperienza tout-court ma deve essere un’esperienza in cui i risultati di apprendimento – in altre parole i compiti svolti sul posto di lavoro – devono essere definiti in anticipo.
E durante il loro soggiorno i risultati di apprendimento devono essere raggiunti e dimostrati. Al ritorno, gli studenti dovrebbero avere l’esperienza validata e riconosciuta nel loro paese.

La prossima settimana scopriremo come attivare ECVET nei vostri progetti di mobilità.


Since 2012, when we hear about mobility for students in vocational colleges, we keep hearing about ECVET. But what’s this monster that scares us with its apparent complexity?
Well, literally the answer is easy. ECVET means European Credit System for Vocational Education and Training. Wonderful. But what does that mean for schools, Government, Mobility Programmes etc?

ECVET was born with the idea to allow people, not only students or participants to training mobility’s projects but all people who get knowledge on the job, to get their knowledge recognized on a proper qualification valid in Europe. The idea itself should easily work: people get knowledge on the job, at school, during an experience abroad or in their country and this knowledge gets recognized with a certificate which is supposed to be readable and used in all the EU State Members. Let’s think about the University System: the credit system, which is now in place, should work like this. Students get exams that give them credits and if the students go abroad they get their qualification recognized according to the number of credits obtained.

Going in depth of this huge topic, ECVET could be also used during mobility projects like Erasmus+. The connection within the both is quite simple: if a student in a vocational college is going abroad for having a work experience, that one cannot be just an experience but it must be an experience where learning outcomes, which in other words are proper tasks on the job, are defined beforehand. And during their stay the learning outcomes must be achieved and recorded in evidence. On their way back the students should have the experience validated and recognized in their own country.

In the next week we will discover how to activate ECVET in your Mobility Project.

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